Doveva essere l’anno zero, quello senza le Plus ed i grandi nomi internazionali e, auspicabilmente, del calo di interesse generale nei confronti del Monza Rally Show. Invece, grazie ad un equilibrio ritrovato grazie all’adozione della R5 quale classe regina, la kermesse brianzola ha comunque attirato parecchio pubblico e buon riscontro, anche grazie alla bagarre per la vittoria che ha premiato Andrea Crugnola e la sua Polo.
Il driver varesino, in lotta fino all’ultimo per il titolo di Campione Italiano Rally, ha confermato di essere velocissimo sull’asfalto brianzolo, dove l’anno scorso aveva conquistato la classe R5. Ottimo il feeling con la sua Volkswagen Polo che, complice qual pizzico in più di esperienza e freschezza in questa gara, gli ha permesso di avere la meglio sugli ufficiali Hyundai presenti in quel di Monza. Primo fra questi Dani Sordo, tornato in Brianza dopo tre anni di “astinenza”. Lo spagnolo sembrava aver in mano le redini della classifica al termine della seconda prova Grand Prix corsa nel pomeriggio di sabato, ma un successivo problema al motore lo ha rallentato nell’ultima stage di giornata.
E’ stato questo il clou del Monza Rally Show 2019, dato che dopo una prima parte di gara molto tirata, l’iberico non è più riuscito a risalire la china per la lotta alla vittoria. La piazza d’onore è stato quindi il massimo ottenibile, ad 11″5 dalla vetta. Il trend tricolore è stato confermato sul podio dall’altra i20 R5 condotta da Andrea Nucita, molto bravo a districarsi nelle complicate inversioni del tracciato lombardo. Alla fine il suo gap è stato di 14″9, con il podio mai al sicuro per via dei continui attacchi di un Marco Bonanomi rimasto attardato nella prima parte di gara ma venuto fuori nel finale. Il pilota di casa ha preceduto le altre due i20 R5 ufficiali affidate a Craig Breen, quinto a 25″1, e Andreas Mikkelsen, sesto a 28″9. I due hanno sicuramente pagato la poca esperienza in questa inedita corsa, specialmente sulle lunghe e combattute prove Grand Prix. L’irlandese, per esempio, è stato anche protagonista di qualche contatto di troppo con i diretti concorrenti.
Molto rammarico per il comasco Alessandro Re, partito tra gli auspicabili favoriti, ma vittima di alcuni problemi di setting, ed anche un testacoda nella seconda speciale. Per lui una settima piazza dietro ai big che avrebbe potuto essere qualcosa in più. Da segnalare, infine, l’ottimo dodicesimo posto assoluto di Raffaele Marciello, al debutto al Monza Rally Show. Il suo istinto da pistaiolo è emerso nelle lunghe Grand Prix, in cui ha messo a segno un ottimo terzo tempo assoluto sabato pomeriggio. Ed a fine gara, “Lello” ha dichiarato di volerci essere anche per il prossimo anno.
Qui la classifica finale del Monza Rally Show 2019: