“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, cantava diversi anni fa Antonello Venditti. Viene da pensare che il cantautore romano non avesse poi del tutto torto, a giudicare dalla notizia che da pochi minuti ha iniziato a rimbalzare in ogni dove sul web. Perché no, a quanto pare la lunga storia d’amore tra il cognome Schumacher e la Scuderia Ferrari non era destinata ad interrompersi definitivamente dopo il GP del Brasile del 2006.
Mick Schumacher, figlio del 7 volte Campione del Mondo di F1 nonché campione in carica della F.3 Europea, è infatti ufficialmente diventato un pilota della Ferrari Driver Academy, la fucina di giovani talenti che si preoccupa da diversi anni di far crescere i futuri piloti del Cavallino Rampante. “Sono felicissimo di aver raggiunto un accordo con la Scuderia Ferrari” – ha detto Schumacher – “E sono felicissimo del fatto che il mio futuro prossimo nel mondo delle competizioni automobilistiche sarà tinto di rosso, dato che entrerò a far parte della Ferrari Driver Academy e così anche della famiglia della Scuderia Ferrari“.
Si vociferava che fossero molte le offerte piovute sulla scrivania del giovane pilota tedesco, dato a più riprese vicino ora al team di Maranello ora a Mercedes – marchio che nella carriera del padre ha giocato un ruolo decisamente più importante di quanto l’epopea Ferrari del Kaiser possa far pensare -, ma probabilmente alla fine deve aver giocato un ruolo determinante il cuore: come poter rimanere indifferenti di fronte ad una vita trascorsa ad esultare dopo successi a tinte rossissime?
“Questo è un altro passo compiuto nella giusta direzione” – ha proseguito Mick, che fino a questo momento della propria carriera automobilistica era stato molto cauto nel legarsi ad un marchio per evitare di vedersi precluse alcune possibilità – “Potrò solamente imparare dall’immensa competenza che c’è in Ferrari. Farò tutto ciò che posso per imparare quello che mi potrà aiutare a raggiungere il mio sogno: correre in Formula 1“. “E’ più che ovvio che la Ferrari abbia un posto speciale nel mio cuore, e che lo abbia fin da quando sono nato. Sono davvero felicissimo, anche a livello personale, per questa opportunità che mi è stata data. Ne approfitto anche per ringraziare la mia famiglia, gli amici e gli sponsor che mi hanno aiutato fino ad ora per permettermi di arrivare a questo punto”, ha concluso poi Schumacher.
“Per chi come me lo ha visto nascere accogliere Mick in Ferrari ha sicuramente un significato emotivo molto particolare“ – ha commentato Mattia Binotto, nuovo team principal della Scuderia Ferrari – “Lo abbiamo scelto però per via del suo talento alla guida e per le qualità umane e professionali che ha già messo in mostra nonostante la sua giovane età”. Giovane età che, stando a quanto trapelato a seguito dell’ufficialità di questa notizia, potrebbe comunque non impedirgli di salire a bordo della Ferrari che nel 2019 parteciperà al Mondiale di Formula 1: sembra infatti che sarà proprio Mick il pilota destinato a sedersi dietro al volante dell’attuale progetto 670 nel corso dei test in season che si terranno dopo il GP del Bahrain ed il GP di Spagna.
Siete pronti a leggere nuovamente il nome Schumacher a bordo di una monoposto del Cavallino Rampante?