Lo staff tecnico che cura la Mercedes W15 è preoccupato per il riemergere di alcuni problemi che il team si porta dietro dal 2022
La nuova W15 continua a ripresentare alcuni problemi nelle curve veloci in termini di stabilità.
Come detto a fine gara da Lewis Hamilton, le curve ad alta percorrenza rimangono un problema per la Mercedes W15, che nonostante il cambio di filosofia dei sidepods sembra soffrire di carenze meccaniche che non consentono all’aerodinamica di poter performare al massimo delle potenzialità.
Pare essere il problema che affliggeva Ferrari all’inizio del 2023, quando si parlava di un terzo elemento della sospensione posteriore che non garantiva un mantenimento costante dell’altezza da terra, penalizzando la performance della vettura specialmente ad alto carico di carburante.
Quello che era un punto di forza assoluto durante il ciclo vincente Mercedes, ora sembra essere il tallone d’achille della squadra guidata da Toto Wolff. La supremazia tecnica sul fronte dinamico della vettura era disarmante, con le frecce d’argento che parevano costantemente essere sui binari.
Va detto che il problema è di facile risoluzione una volta trovato – per questo i tecnici capitanati da James Allison non sono troppo preoccupati – ma arrivare ad imputare la responsibilità ad un determinato fattore non è semplice. In Mercedes sono convinti possa essere un problema relativo alla sospensione posteriore, con il nuovo push-rod che non sembra garantire cinematiche conformi a ciò che si aspetta il team anglo-tedesco. Resta da capire se questo può essere un problema relativo agli angoli caratteristici che la ruota assume in fase di carico della sospensione o puramente un problema di altezze.
Nel primo caso potrebbe essere necessaria una modifica più invasiva che porterebbe potenzialmente anche a una modifica del case del cambio, mentre nel secondo caso basterebbe un diverso settaggio del terzo elemento.