Un finale da urlo inimmaginabile anche nel più assurdo dei film sportivi americani porta Kris Meeke alla quarta vittoria in carriera, dopo un Rally condotto in maniera magistrale per il primo 99% della sua durata e condito dalla vittoria della prima speciale di oggi, che aveva aumentato ancora il suo vantaggio sugli inseguitori più prossimi.
Il nordirlandese ha fatto disperare i propri meccanici ed Yves Matton quando, a meno di un km dalla fine della Power Stage, è entrato troppo veloce in una curva verso destra uscendo dal tracciato e rischiando seriamente di buttare alle ortiche tutto quanto di buono ha realizzato durante questo fine settimana. Fortunatamente, ed in questo caso solo ed esclusivamente di fortuna si può parlare, non ha subito danni nell’impatto con la leggera vegetazione locale ed ha solo sfiorato le macchine parcheggiate del pubblico ed il pubblico stesso, riuscendo a ripartire soltanto con una foratura e portando a casa macchina e vittoria.
Si classifica secondo Sebastien Ogier (+13,8) che mitiga il dolore della mancata vittoria con la gioia e la consapevolezza di essere tornato, in solitaria, i testa al campionato: il francese, unico sempre a podio quest’anno, ha condotto un buon Day 4 che lo ha visto chiudere secondo nella speciale conclusiva a soli 0,3 dal vincitore Thierry Neuville (+59,7) che, ai 20 punti conquistati oggi, somma una ritrovata fiducia in se stesso, fattore assolutamente non scontato considerata la conclusione delle corse precedenti. Da notare che Hyundai, data dai più favorita alla vigilia di questo Mondiale, ha colto solo oggi il primo podio stagionale.
Per la prima volta in stagione Ott Tanak (+2:18,3) non riesce a raggiungere il podio. Tuttavia il quarto posto matura grazie ad un ottimo ritmo che gli ha consentito di perdere pochissimo dopo aver visto compromesse le proprie possibilità di vittoria già nella PS 2, quando un problema di surriscaldamento lo ha costretto a rallentare notevolmente. Quinto Hayden Paddon (+3:32,9) anch’egli perseguitato da problemi tecnici durante le fasi di apertura della competizione, risolti soltanto durante la mattinata di sabato.
Segue il duo Toyota con Jari-Matti Latvala (+4:40,3) che perde la leadership della classifica generale in favore dell’ex compagno di squadra dopo una corsa veramente infernale in cui, anche una volta risolte le magagne al motore, non è mai stato realmente in grado di imprimere il proprio passo su quello degli avversari anche poiché svantaggiato dall’ordine di partenza. Juho Hanninen (+5:06,2) paga invece la forte influenza che l’ha debilitato durante tutta la competizione, rallentando il suo ritmo già proverbialmente non dei migliori.
Solo ottavo Dani Sordo (+5:22,7) influenzato psicologicamente dalla penalità datagli venerdì sera e poi rimossa 24 ore dopo, che ha portato ad un sabato in cui, dopo 2 vittorie iniziali, ha rinunciato a spingere troppo per portare semplicemente a casa la macchina. Colui la cui gara è stata invece rovinata in maniera diretta da una penalità è stato Elfyn Evans (+8:41,8), al quale sono stati comminati 5 minuti già giovedì a causa della sostituzione del motore danneggiato durante lo Shakedown.
Nel WRC-2 è Pontus Tidemand (+10:51,9) a farsi valere nella giornata finale, nella quale riesce a rifilare quasi 1 minuto ad Eric Camilli (+11:34,6) gravemente in difficoltà per il fatto di dover aprire la strada a tutti i concorrenti durante entrambe le prove odierne. Chiude il podio il beniamino locale, rientrante a pieno servizio nel campionato di supporto, Benito Guerra (+18:38,0).
Una prima vittoria stagionale con il brivido per Citroen, che fa sicuramente riflettere sui valori delle vetture in campo: in 3 gare hanno vinto 3 piloti di 3 costruttori diversi, e l’unico che non ha vinto (Hyundai) ha letteralmente dominato i primi 2 appuntamenti prima che altrettanti errori di Neuville facessero sfumare vittorie già quasi in tasca. Signore e signori, potremmo essere alla vigilia di uno dei campionati più combattuti dell’era WRC. Ogier permettendo.
Il prossimo appuntamento:
Ancora una volta, fortunatamente l’ultima per un bel po’ di tempo, tra un Rally ed il successivo vi sarà una pausa di un mese intero: si attende infatti la primavera per fare rotta verso la Corsica, gara tradizionalmente più avanti nella stagione spostata all’inizio per motivi logistici.
La corsa francese prevede la presenza di sole 10 prove speciali dalla lunghezza media che rimane oltre i 31 km: dunque nessuna SSS o Street Stage, ma solamente azione nel senso più rallistico della parola.
Si tratterà del primo rally interamente su asfalto della stagione e, l’anno scorso, Sebastien Ogier dominò lasciando solamente le briciole agli avversari. Sarà così anche quest’anno? Il Campione del Mondo in carica riuscirà a mettere un cuscinetto di punti tra lui e gli avversari più prossimi? Lo scopriremo tra il 6 ed il 9 aprile, le date della sua gara di casa.
La classifica finale:
Il campionato piloti:
- Sebastien Ogier | 66 punti
- Jari-Matti Latvala | 58
- Ott Tanak | 48
- Dani Sordo | 30
- Thierry Neuville | 28
- Kris Meeke | 27
- Craig Breen | 20
- Elfyn Evans | 20
- Hayden Paddon | 17
- Stephane Lefebvre | 10
- Juho Hanninen | 9
- Andreas Mikkelsen | 6
- Jan Kopecky | 4
- Pontus Tidemand | 3
- Brian Bouffier | 1
- Teemu Suninen | 1
Il campionato costruttori:
- M-Sport World Rally Team | 103 punti
- Toyota Gazoo Racing WRC | 67
- Hyundai Motorsport | 65
- Citroen Total Abu Dhabi World Rally Team | 51