Pure avendo vista confermata dagli Stewards la 5ª posizione ottenuta grazie alla carambola che nel finale ha messo fuori gioco Carlos Sainz e Sergio Perez, Max Verstappen non può assolutamente dirsi soddisfatto dell’andamento e dell’esito del suo weekend azero.
Il #1, che nelle prime tre sessioni di Prove Libere del fine settimana di Baku aveva dato l’impressione di essere tornato in possesso di una Red Bull capace di assecondare nuovamente la sua volontà, a partire dalle qualifiche ha iniziato a lamentare un comportamento anomalo e fastidioso da parte della RB20. All’improvviso, da una sessione all’altra, la monoposto con il #1 stampato sulla carena ha iniziato a saltellare con il retrotreno, a scivolare in percorrenza di curva, a soffrire di un evidente sottosterzo. A rendersi, in buona sostanza, quasi del tutto inguidabile per l’attuale leader della classifica piloti.
“La macchina saltava moltissimo in tutte le curve di bassa velocità” – ha spiegato l’olandese ai microfoni al termine della gara – “Le mie gomme si sollevavano letteralmente da terra, facendomi perdere contatto con l’asfalto il che non è mai una cosa ottimale. A quel punto ho iniziato a scivolare di più surriscaldando le gomme: non c’era un modo per evitare questo problema, e di conseguenza il mio passo ne ha risentito”.
“Dopo la sosta sono stato sfortunato a rientrare alle spalle di Albon e Norris” – ha spiegato Verstappen – “Ero nel gruppo, e dopo che Russell mi ha passato ho persino trovato un buon ritmo insieme a lui. Stavamo recuperando su chi ci precedeva, ma non appena iniziavo a sentire l’effetto dell’aria sporcata dalla Mercedes tornavo ad accusare problemi di saltellamento e surriscaldamento. Guidare è stato molto difficile nelle fasi finali di gara, perché eravamo andati oltre il limite con alcuni parametri e l’auto era quasi incontrollabile”.
A giustiziare le speranze di vittoria o di podio dell’olandese è stata, a detta sua, una serie di modifiche effettuate sulla sua RB20 tra le FP3 e le qualifiche. Nel tentativo di tirare fuori dalla Red Bull ulteriore prestazione, gli uomini di Milton Keynes e il #1 avrebbero preso una direzione sbagliata in termini di set up andando a complicarsi irrimediabilmente la vita non solo in qualifica ma anche in gara dato il regime di parco chiuso. “Credo che le modifiche che abbiamo apportato alla nostra auto siano state positive” – ha spiegato infatti Verstappen riferendosi agli aggiornamenti introdotti dalla Red Bull per il fine settimana di Baku – “Tuttavia, c’è bisogno di tempo per trovare il corretto set up di un’auto che è cambiata. Credo che stessimo lavorando nella direzione giusta, ma gli aggiustamenti che abbiamo fatto prima delle qualifiche ci hanno portato oltre il limite e purtroppo abbiamo pagato il prezzo di ciò anche in gara”.
L’olandese dunque, sebbene sia atteso la prossima settimana da una delle piste che meno soddisfazioni ha saputo regalargli nel corso della sua carriera, sembra fiducioso di poter rallentare la rincorsa dei suoi diretti avversari. La speranza dei tifosi dell’olandese è che, da Marina Bay in avanti, la fiducia del #1 torni a essere accompagnata da risultati confortanti: il quarto sigillo iridato, altrimenti, potrebbe diventare un risultato davvero difficile da raggiungere.