Parrebbe non essere un problema neppure dal punto di vista della sicurezza, il “Dual Axis Steering” introdotto dalla Mercedes a bordo della W11. L’innovazione che gli uomini di Brackley hanno sviluppato nel corso dell’inverno per consentire ai piloti di variare l’angolo di convergenza tramite un semplice movimento longitudinale del volante, infatti, per bocca di diversi illustri personaggi del Circus non solleverebbe questioni relative alla sicurezza.
Tra i primi a sostenere questa tesi figura Michael Masi, Direttore di Gara che ci ha tenuto a ribadire quanto la salvaguardia dell’incolumità dei piloti sia il principale obiettivo della Federazione. “Credo che per quanto riguardi la FIA la questione della sicurezza sia la nostra principale preoccupazione“ – ha dichiarato infatti Masi a Motorsport.com una volta interrogato sul tema – “Per quanto riguarda il DAS, posso dirvi che non ci sono dubbi in merito alla sua sicurezza. Ribadisco che da parte nostra questa resta una priorità“. Allineato al pensiero del Direttore di Gara è poi anche Alan Permane, direttore sportivo di Renault. Il DS del team di Enstone, infatti, ha evidenziato quale sia la principale differenza tra questo innovativo sistema ed altri – primo fra tutti l’F-Duct – che imponevano al pilota dei movimenti…innaturali. “Non ci è dato fare speculazioni su quanto sia sicuro o meno un qualcosa se, per farlo funzionare, i piloti tengono entrambe le mani sul volante“ – ha infatti detto Permane – “Pensando all’F-Duct, noi eravamo preoccupati perché all’epoca i piloti lo facevano funzionare solamente con una mano, e ciò poteva essere pericoloso soprattutto nelle curve ad alta velocità di percorrenza. Sono sicuro che gli uomini Mercedes non abbiano progettato prima e realizzato poi un sistema che ritengono pericoloso per i piloti, quindi dubito davvero che possa entrare in gioco la questione della sicurezza. Anzi, ne sono certo“.
Alle parole di Masi e Permane, infine, hanno fatto eco anche quelle usate da Laurent Mekies. Il direttore sportivo della Scuderia Ferrari, infatti, sostiene che sia alquanto improbabile che un team di F1 decida deliberatamente di installare sulla propria monoposto un sistema in grado di mettere in pericolo i piloti. “Credo che nessuna squadra scelga di portare in pista un qualcosa che sanno poter essere pericoloso“ – ha detto il francese del Cavallino Rampante – “Abbiamo tutti delle responsabilità nei confronti dei piloti, e sono sicuro che questa sia una cosa chiara per chiunque“. Che siano dunque destinate ad arrestarsi qui, una volta che tutti – o quasi – sembrano concordi sulla sua sicurezza, le polemiche circa la regolarità o meno del DAS?