E’ stato uno degli argomenti più chiacchierati nel corso della mattinata austriaca della F1 e, come prevedibile, l’esito della riunione andata in scena stamattina tra Team Principal e Pirelli è stato uno degli argomenti più gettonati anche nel corso della Conferenza Stampa delle Scuderie tenutasi poco fa al Red Bull Ring.
E’ stato ovviamente Mario Isola a farsi portavoce dell’opinione del fornitore di gomme milanese, ed il responsabile motorsport non ha esitato a fare chiarezza su quanto accaduto in mattinata. “La riunione di stamattina è stata fatta essenzialmente per cercare di capire se ci fosse qualcosa che potessimo fare per migliorare lo spettacolo offerto dalla F1 attuale“ – ha esordito Isola – “Il dominio della Mercedes non sta aiutando lo show in questo momento della stagione, e così abbiamo avuto un confronto per capire se potesse essere reintrodotto il battistrada più spesso utilizzato nel 2018. Tuttavia, dopo aver analizzato quali avrebbero potuto essere gli effetti positivi e quali quelli negativi, siamo giunti alla conclusione che sia meglio proseguire allo stesso modo in cui abbiamo iniziato. La riunione è stata però comunque produttiva, perché ci sono state nuove idee e nuove proposte per la parte conclusiva di questa stagione: ovviamente dobbiamo ancora analizzarle per bene perché come ho detto si tratta di semplici idee, ma continueremo a parlarne nei prossimi giorni e cercheremo di capire come muoverci”.
Di cosa si tratti Mario Isola lo spiega poco dopo, non appena viene interrogato dalla platea sulla possibilità o meno che le gomme realizzate in vista del 2020 possano essere utilizzate già nel corso di questo 2019. “Sì, credo sia possibile utilizzare i pneumatici del prossimo anno già in questa stagione“ – ha proseguito il responsabile motorsport di Pirelli – “Il regolamento attuale consente di utilizzare due set supplementari di gomme prototipali durante i venerdì, ma si è discusso anche se modificare leggermente i regolamenti per far sì che se sia possibile utilizzare i pneumatici 2020 non solo nei venerdì ma anche al sabato e alla domenica. Questa è un’idea totalmente nuova che dovrà essere valutata e discussa, ma noi siamo aperti ad una simile possibilità. Noi, nel frattempo, continueremo qui in Austria e a Silverstone i nostri test di sviluppo in vista del 2020″.
Test di sviluppo i cui obiettivi, per Pirelli, sono piuttosto chiari. “Come mi capita di dire sempre più spesso, il nostro obiettivo per il 2020 è quello di realizzare delle mescole caratterizzate da una finestra di utilizzo più ampia, dunque testeremo nuovi compound proprio in vista di questo obiettivo” – ha proseguito Isola – “Cercheremo di capire anche come modificare le gomme a livello costruttivo, perché le macchine sono sempre più veloci, i carichi sono sempre più elevati e noi dobbiamo gestire tutto ciò in modo tale da evitare blister e surriscaldamento, che sono cose che ai piloti non piacciono”.
A chiusura della conferenza, infine, Mario Isola non si è tirato affatto indietro quando si è trattato di difendere l’operato di Pirelli nel corso di questa stagione. A chi infatti chiedeva se il fornitore milanese si sentisse responsabile di aver creato un prodotto non all’altezza delle aspettative, il responsabile motorsport ha risposto in una maniera che ammette davvero poche repliche. “Non credo affatto che le nostre gomme non rispettino i parametri che ci erano stati richiesti, sia in termini di degrado sia per quanto riguarda i tempi sul giro” – ha infatti esordito Isola – “Ovviamente possiamo modificare gli obiettivi in ottica futura, possiamo tenere in considerazione dei parametri che siano migliori per lo spettacolo, ma noi quest’anno abbiamo realizzato un prodotto che è totalmente in linea con le richieste fatteci dalla F1. Non dimentichiamo cosa è successo nel 2018: i piloti si lamentavano del surriscaldamento e del blistering, abbiamo trovato il modo di evitarli, quindi tornare indietro vuol dire ritrovarsi a gestire esattamente gli stessi problemi oltre a dover affrontare alcune difficoltà dal punto di vista tecnico“.
“Quello che ci è chiaro per l’anno prossimo è il fatto di dover realizzare un prodotto che abbia una finestra di utilizzo più ampia, in modo tale che possano esserci più team in grado di utilizzare bene le mescole. Oltretutto, credo sinceramente che nella seconda metà della stagione la maggior parte delle scuderie avrà imparato ad utilizzare bene queste gomme: ogni anno c’è una curva di apprendimento, e la stagione 2019 non fa differenza. Noi siamo molto contenti di lavorare assieme alla FIA, alla F1, ai team ed ai piloti, in modo tale da dare qualcosa di positivo allo sport, ma allo stesso tempo ci teniamo a proteggere l’immagine della compagnia: se si crede che questa non sia la giusta direzione allora cambiamola, ma facciamolo decidendo in quale direzione muoverci e muovendoci tutti assieme, perché alla fine della giornata dobbiamo avere gomme che vadano bene per tutti e non gomme personalizzate per ciascuna scuderia“, ha concluso Mario Isola.