“No further action”. Con queste laconiche tre parole la Race Direction del GP d’Italia ha liquidato la scaramuccia andata in scena nel corso del Q2 tra Kevin Magnussen e Fernando Alonso, arrivati a tirarsi reciprocamente la staccata all’altezza della Prima Variante mentre entrambi tentavano di accedere alla Q3.
La manovra, senza voler per forza di cose attribuire una responsabilità ad uno dei due protagonisti, è sembrata da subito davvero poco sensata. Il #14, transitato sul rettilineo principale alle spalle del danese, ha tentato di attaccare all’esterno della staccata della Prima Variante la Haas #20, che a propria volta ha allungato la propria frenata per cercare di difendere la posizione all’interno. Ruote fumanti, traiettorie sbagliate e monoposto entrate affiancate nella prima chicane dell’Autodromo Nazionale di Monza: di certo non lo scenario ideale per preparare un giro veloce che possa permetterti di lottare per le prime posizioni sulla griglia di partenza.
Le reazioni di Alonso e Magnussen, ovviamente, non si sono fatte attendere via radio. “Magnussen wants to race!”, ha detto infatti l’asturiano trattenendo a stento una risata ironica, mentre il danese chiedeva al proprio muretto box cosa stesse facendo lo spagnolo ed un vivace scambio di opinioni andava in scena tra Gunther Steiner e Zak Brown all’interno della Pit Lane.
“Eravamo in 6 o in 8 all’uscita dell’Ascari, e credo che Fernando stesse riscaldando i freni, quindi non andava molto veloce e ho deciso di passarlo“ – ha detto infatti Magnussen al termine delle qualifiche – “Io ero più veloce e quindi gli sono semplicemente passato di fianco. All’improvviso però ha provato ad accelerare, avvicinandosi a me invece di voler creare un gap come chiunque altro stava cercando di fare. Lui ovviamente a quel punto ha avuto una scia perfetta e ha pensato di potermi superare in Curva 1, ma ho preferito provare a tenere la posizione: non ero disposto a lasciarlo passare e sacrificare così il mio giro, non se ne parla proprio. Lui pensa di essere Dio, ma non è assolutamente così“.
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— Formula 1 (@F1) September 1, 2018
“Credo che nel giro di lancio fossimo tutti assieme racchiusi in 3 o 4 secondi” – ha ovviamente replicato lo spagnolo una volta interrogato sull’argomento – “All’ultimo momento, vicino alla Parabolica, Magnussen ha deciso di ‘riempire’ lo spazio che stavo cercando di creare dalla macchina che mi precedeva, e così ci siamo ritrovati ad iniziare il giro assieme”. “Ecco perché siamo arrivati insieme alla Prima Variante, e non è stata una mossa molto intelligente. A me non cambia molto perché probabilmente non sarei comunque riuscito ad entrare in Q3, ma per lui che poteva accedere nei primi 10 decidere all’ultimo momento di fare una cosa davvero poco intelligente non è stata una gran mossa“, ha concluso l’asturiano.
“Non voglio commentare ulteriormente quello che ha fatto, credo che sia stato stupido ed abbastanza gratuito“ – ha tuonato di rimando Magnussen per concludere la diatriba – “E’ venuto da me alla fine delle qualifiche e mi ha riso in faccia. E’ clamorosamente irrispettoso. Non vedo l’ora che si ritiri!“.
I due, per la cronaca, scatteranno uno dietro all’altro, con Magnussen che prenderà il via dall’11^ casella e Alonso che partirà immediatamente dietro di lui, dalla 13^ posizione. Che i due si decidano a dissotterrare nuovamente l’ascia di guerra nel corso del primo giro?