In una delle gare più caotiche della stagione, Pascal Wehrlein si laurea campione del mondo della decima stagione di Formula E aggiudicandosi la seconda posizione della seconda gara del Londra E-Prix. Disfatta per la Jaguar che nella prima parte della gara non riesce a gestire il vantaggio con entrambi i piloti nelle prime posizioni. La gara viene vinta da Oliver Rowland con Nissan giocando un ruolo chiave nel finale sorpassando Mitch Evans, terza posizione e uno degli sconfitti di oggi.
Strategie sbagliate e inizio del secondo Londra E-Prix tumultuoso
La gara è stata segnata da strategie errate del team Jaguar, proprio come nella penultima a Portland. Queste ultime hanno compromesso le possibilità di vittoria sia per Evans che per Nick Cassidy, aprendo la strada a Wehrlein per conquistare il titolo. Alla fine, mentre Wehrlein festeggiava, Jaguar si trovava a fare i conti con le proprie scelte discutibili.
L’inizio della gara ha visto Cassidy partire bene, seguito da Evans. Tuttavia, un incidente tra Jake Dennis e Edoardo Mortara ha causato l’uscita della safety car, interrompendo il tentativo di sorpasso di Wehrlein su Cassidy.
La safety car è rientrata al termine del quarto giro e Cassidy ha gestito perfettamente la ripartenza. Tuttavia, Evans lo ha pressato costantemente e al quinto giro ha cercato di superarlo all’esterno della curva 16, ma Cassidy ha difeso bene la posizione. Wehrlein, nel frattempo, ha superato Günther all’ultima curva, mettendosi alle spalle delle due Jaguar.
Un’altra safety car è stata chiamata al settimo giro, a seguito di una collisione tra Sam Bird e Jehan Daruvala. Al riavvio, Evans ha ricevuto istruzioni dal team Jaguar di lasciare spazio a Cassidy per attivare la sua prima modalità Attack Mode. Evans ha obbedito, ma ha espresso dubbi sulle intenzioni del team.
Le tensioni sono aumentate ulteriormente quando Evans ha preso la leadership della gara al tredicesimo giro, mentre Cassidy attivava la sua seconda modalità Attack Mode. Wehrlein ha colto l’opportunità per superare anche Cassidy, mettendosi in seconda posizione e aumentando la pressione su Evans.
Bandiera bianco nera per Evans e contatto per Cassidy
Al giro 20, la situazione è diventata critica: Evans e Wehrlein hanno avuto un contatto alla prima curva, con il pilota Porsche che cercava di sfruttare il suo vantaggio energetico. Cassidy, nel frattempo, aspettava pazientemente in terza posizione. Evans ha ricevuto una bandiera bianca e nera al giro 25 per movimenti irregolari in frenata, aumentando ulteriormente la tensione.
Il momento decisivo è arrivato al giro 29, quando Rowland ha superato Cassidy all’ultima curva, prima che Günther colpisse Cassidy, causandogli una foratura e costringendolo a ritirarsi. Günther ha subito danni al musetto e il caos ha portato alla chiamata di una terza safety car.
Durante la safety car, Evans e Wehrlein hanno cercato di attivare la loro prima modalità Attack Mode, ma il tentativo è stato annullato. Al riavvio della gara, Rowland ha restituito la leadership a Evans, avendolo superato mentre la safety car per la quarta volta viene chiamata in pista. Con sei giri rimanenti, Evans conduceva davanti a Rowland e Wehrlein.
Al giro 33, mentre Evans e Wehrlein attivavano la loro ultima modalità Attack Mode, ma il neozelandese manca uno dei sensori per la seconda volta. Ha completato l’attivazione al giro successivo, ma è finito dietro a Wehrlein. Cassidy, nel frattempo, si è ritirato dalla gara.
Evans ha dovuto rallentare per utilizzare completamente la sua modalità Attack Mode prima che la gara del Londra E-Prix finisse, consegnando il titolo a Wehrlein e la vittoria a Rowland. Jaguar ha comunque vinto il titolo costruttori, un amaro contentino dopo una gara così tumultuosa.
Classifica Finale del Campionato Piloti
- Pascal Wehrlein (Porsche) – 199 punti
- Mitch Evans (Jaguar) – 192 punti
- Nick Cassidy (Jaguar) – 176 punti
Classifica Finale del Campionato Costruttori
- Jaguar TCS Racing – 368 punti
- Tag Heuer PORSCHE – 343 punti
- DS Penske – 196 punti