Alzi la mano chi, all’indomani della sessione di test pre-stagionali di Formula 1, si sarebbe aspettato di non vedere Max Verstappen e la sua Red Bull RB20 in cima alla classifica di almeno una delle sessioni di prove libere del GP del Bahrain.
No, non mi sembra di scorgere Lewis Hamilton tra coloro che hanno mosso il braccio. L’inglese della Mercedes, primo al termine delle FP2 del round di apertura della stagione 2024 di F1, si definisce dopotutto “shockato” dal risultato emerso nel pomeriggio italiano sotto le luci artificiali di Sakhir. Il #44, così come moltissimi tra appassionati e addetti ai lavori, non si aspettava che l’olandese iniziasse la propria stagione cedendo quella prima posizione a cui è parso molto affezionato nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Certo, la classifica di una sessione di Prove Libere conta come il due di coppe con briscola a spade nell’economia di un weekend di gara, ma se il dominio mostrato da Max Verstappen nel 2023 spinge il mondo della Formula 1 a stupirsi del fatto che possano esistere delle sessioni in cui l’olandese non è primo in classifica la colpa non è di chi vi scrive.
“Siamo rimasti sorpresi sin dalle FP1” – ha dichiarato Hamilton – “C’era moltissimo vento questa mattina, quindi è stata una sessione difficile per tutti. La pista è cambiata moltissimo rispetto alla scorsa settimana, ma per il resto il feeling è stato buono. Non avevamo idea di quale sarebbe stato il nostro livello con mescola C2, ma da questo punto di vista abbiamo compiuto significativi passi avanti nel corso delle FP2”. “Faccio fatica a capire, è uno shock vedere la posizione in cui siamo in classifica” – ha proseguito il #44 – “Siamo felici di questo risultato, ma non dobbiamo montarci la testa: c’è bisogno di tenere la testa basse, di continuare a lavorare sul set up. Credo che il nostro passo gara sia ora più vicino a quello delle Red Bull e penso che siamo stati in generale meno distanti da loro, ma ciò non toglie che ci sia ancora del lavoro da fare”.
“Per il resto posso dire che la posizione del mio sedile è finalmente più arretrata, riesco a sentire meglio la macchina in inserimento di curva” – ha aggiunto Hamilton – “Ci sono delle aree che sono state sistemate e migliorate: per una volta sembra di avere finalmente tra le mani un’auto da corsa, un qualcosa che non accadeva con le due precedenti auto. Si tratta davvero di un ottimo punto di partenza, quindi ora dobbiamo solo continuare a lavorare e continuare a inseguire”. “So di cosa avremmo bisogno per avvicinarci alle Red Bull sul fronte del passo gara, ma con questa nuova macchina non so ancora bene come ottenere certi risultati” – ha continuato l’inglese – “Quando si è alle prese con una nuova macchina hai nuovi nomi, un nuovo design delle cose, e quindi i nomi e le cifre che andavano bene sulla macchina precedente sono ora completamente cambiati. Nel momento in cui parli del set up ti ritrovi a dover imparare sostanzialmente un nuovo vocabolario”.
“Abbiamo provato alcune soluzioni, non tutte, perché nei test abbiamo avuto a disposizione solamente un giorno e mezzo di tempo: dobbiamo ancora valutare diverse cose” – ha detto ancora il #44 – “Spero che possiamo compiere un ulteriore passo avanti, ma al momento non so bene cosa si possa modificare senza correre il rischio di rovinare l’altra faccia della medaglia, vale a dire il giro singolo. Credo comunque che saremo nel bel mezzo del gruppo: probabilmente è un po’ presto per dirlo, ma credo che siamo vicini a Ferrari e forse ad Aston Martin e McLaren. Non so in quale posizione siamo rispetto a loro, ma siamo tutti raccolti quindi sarà sicuramente una bella lotta”.
Red Bull #1 ancora fuori portata, dunque? “Max? Credo che se avrà l’opportunità di stare davanti si allontanerà in fretta come ha fatto negli ultimi anni”, ha infine concluso Hamilton. Che, senza neanche bisogno di specificarlo, farà certamente di tutto per evitare che una simile eventualità si verifichi. Forse a partire già dall’anomalo venerdì del GP del Bahrain.