Il 2021, per il Circus della Formula 1, sembra essere alle porte più di quanto il calendario gregoriano non dica. E’ notizia di ieri che la FIA, in vista della nuova rivoluzione regolamentare prevista da qui a due anni, abbia inviato a tutti i Team la propria proposta per rinnovare il format del weekend, dal quale sparirebbe la giornata del giovedì in modo tale da condensare Press Conference, FP1 ed FP2 nel solo venerdì.
Tralasciando per il momento qualunque tipo di considerazione sulla bontà di questa proposta e sulla poca assennatezza di alcuni suoi corollari – tra i quali spicca ad esempio l’estensione del parco chiuso al venerdì mattina – in attesa di conferme che vadano al di là di semplici dicerie, quello che mi preme sottolineare è che la F1, ancora una volta nel corso di questi ultimi 20 anni, sta iniziando a guardarsi intorno per cambiare pelle e per rendersi appetibile alle nuove generazioni. L’impresa ovviamente non è delle più facili dato che prima di muoversi bisognerebbe capire in che direzione farlo, ma magari qualche imbeccata interessante gli uomini della Federazione l’hanno ricevuta da Lewis Hamilton, che nel corso della conferenza stampa del GP del Canada si è lasciato andare a qualche considerazione sul Circus.
“Per come la penso io se guardi agli ultimi 12 anni (e forse anche un po’ oltre), hanno sempre cambiato le regole che riguardavano l’auto, cercando di diminuire i costi e di aumentare i sorpassi, e in generale credo che le decisioni prese non siano state sempre giuste“ – ha risposto infatti il #44 a chi gli chiedeva se e come dovessero cambiare i regolamenti del prossimo futuro – “Ora che abbiamo Liberty Media sono rimasti gli stessi problemi: la gente non è così eccitata, ed hai sempre una grande differenza tra i team con più risorse ed i team di bassa classifica. Credo che ci sia da cambiare qualcos’altro, oltre alle regole che riguardano l’auto”. “Certo, le norme tecniche restano fondamentali, ma c’è anche l’aspetto del divertimento da considerare“ – ha proseguito l’inglese – “Se riflettete, il weekend è articolato allo stesso modo durante tutti i 21 GP, e questo format non è mai cambiato. Credo quindi che anche questo aspetto debba essere modificato, magari in modo tale da renderlo adattabile ai tracciati“.
“A Monaco per esempio, dove non si può sorpassare, forse si potrebbe cambiare qualcosa: non so se possa aver senso, ma credo che sia un elemento da prendere in considerazione perché i fan sono la ragione per cui siamo in grado di fare ciò che facciamo, e sebbene qui ci siano molte persone noto che in alcuni GP non c’è molto pubblico e che anche la promozione dell’evento non è delle migliori. Le persone continuano a commentare dicendo che è noioso perché ci sono periodi in cui domina la Ferrari, periodi in cui vince la McLaren, poi tocca a Red Bull ed ora a Mercedes: toccherà sicuramente ai regolamenti capire come si possa evitare una cosa simile, ma secondo me è necessario che cambi qualcosa anche al di fuori di essi“, aggiunge Hamilton.
Il 5 volte Campione del Mondo, inoltre, non critica solamente la staticità di un format di gara decennale, ma punta il dito anche contro la spasmodica corsa alla tecnologia che caratterizza la Formula 1 degli ultimi anni. “Credo che Ross Brawn e le squadre stiano pensando anche a questo per il 2021” – ha proseguito Lewis Hamilton nella sua lunga risposta – “Se fosse per me tornerei ai V12 aspirati, metterei il cambio manuale, renderei tutto più difficile per i piloti togliendo le enormi vie di fuga che ormai sono ovunque ed eliminerei il servosterzo o ne diminuirei l’efficacia. A me ad esempio non piace averlo troppo invasivo, di modo tale che sia più difficile per me“.
“Per me dopo la gara dovresti essere esausto fisicamente come se…avessi corso una maratona“ – prosegue il #44 – “A volte finisci delle gare e pensi di poterne fare un’altra, probabilmente potrei fare due o tre gare di seguito e la Formula 1 non dovrebbe essere questo“. “In fondo è uno sport per uomini, mentre ora un sacco di giovani invece arrivano e riescono subito ad andare forte facilmente. Credo che la F1 dovrebbe essere più impegnativa dal punto di vista fisico, di modo tale da valorizzare quei piloti che riescano a sopportare gli sforzi necessari per andare il più forte possibile il più a lungo possibile”, ha concluso infine l’inglese.