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Analisi tecnica: perchè Leclerc non è riuscito a mettere la retromarcia?





Al giro 18 del GP di Francia si è consumata quella che per i tifosi Ferrari è una vera e propria tragedia, con Charles Leclerc che è andato contro le barriere in seguito ad un sovrasterzo. Ma perchè non è riuscito ad uscire con la retromarcia nonostante la F1-75 fosse meccanicamente intatta?

Prima di iniziare questa analisi è necessario fare qualche premessa.
I cambi di una Formula Uno non sono come quelli delle auto che utilizziamo tutti i giorni (a meno ché non abbiate in garage una supercar, ed in tal caso mi complimento con voi), ma sono semiautomatici a comando elettroidraulico.

Il cambio della F1-75

Ciò significa che il pilota detta l’input, il quale passa per la centralina che analizza una serie di parametri e se tutti sono rispettati comanda gli attuatori all’interno del cambio, facendo avvenire il cambio marcia. Tutto ciò avviene in circa 0.02 secondi, cioè in meno di un batter d’occhio.

Ritorniamo quindi al giro 18 quando Charles Leclerc è uscito di pista.

L’auto si gira in trazione e va a piantarsi contro gli pneumatici. A quel punto Leclerc ha il volante girato di quasi 180 gradi, e prova con frenesia a inserire la retromarcia, che si trova sotto la prima e sotto la folle. Il sistema Ferrari prevede che per inserire la retro si debba partire dalla prima marcia, andare in folle, tenere premuta la frizione per un certo lasso di tempo e scalare in retro.

In viola indicata la ruota dentata per la retromarcia. Credit: Craig Scarborough

Essendo però il volante ruotato, il paddle per scalare marcia che normalmente si trova a sinistra era a destra, quindi in un primo momento Leclerc passa dalla quinta alla prima, poi in folle ma al posto di inserire la retro passa in sesta (come si vede da questa telemetria).

In seguito Charles spegne la macchina tentando un riavvio, raddrizza il volante e ritenta la procedura, lamentandosi in radio di non riuscire a dar gas per via di un sistema di protezione volto ad evitare fuorigiri con la frizione inserita in condizione di gara. Questa volta trova la retro (nonostante non venga mostrata in telemetria) e lo si vede dallo scatto indietro che compie la vettura.

Non riesce però a spostarsi maggiormente, perchè? Quello che sappiamo è che devono essere rispettati determinati parametri per far sì che la frizione attacchi in condizioni di retromarcia inserita (le parole di Mattia Binotto lasciano pochi dubbi “Nessun problema al pedale, la retromarcia non entrava per via di un sistema di prevenzione nostro”), quindi verosimilmente la vettura di #16 è rimasta incastrata sotto le barriere e rilevando il sistema una coppia richiesta troppo elevata non ha consentito a Charles di uscire dal muro di gomme in cui si è piantata la sua F1-75.





Tags : f1formula 1Francialeclercpaul ricardscuderia ferrari
Christian Falavena

The author Christian Falavena

Classe '99, appassionato di tutto ciò che va forte e fa rumore, introdotto alla passione per le 4 ruote dal padre. Seguo il mondiale di Formula Uno dal 2007, leggo e scrivo di tecnica dal 2017. Musicista a tempo perso e già perito meccatronico industriale, ora aspirante ingegnere meccanico presso l'Università degli Studi di Ferrara, in cui sono Team Leader nel programma Formula Student.