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Le RedBull a Singapore fanno paura: è 1-2 delle RB13 nelle FP2. 11° Vettel senza simulazione di qualifica





Si chiude sotto il vessillo dei Tori il venerdì di prove libere in quel di Singapore. Dopo aver conquistato la vetta della classifica al termine delle FP1 mattutine, le RB13 di Milton Keynes monopolizzano anche l’intera prima fila virtuale delle FP2, trascinate da un Daniel Ricciardo letteralmente in stato di grazia. 

© Getty Images
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Come nella prime sessione di prove libere, anche nella seconda è stato l’australiano a dettare il ritmo. Suo è infatti il nuovo record della pista in 1’40″852, un crono che assume ancora più valore se si pensa che è stato messo a segno nel corso del secondo tentativo con lo stesso treno di UltraSoft e che è servito a relegare a ben 556 millesimi di distanza il proprio compagno di squadra, al termine della seconda ora e mezza di prove libere. Dietro le due RedBull, apparse particolarmente a proprio agio tra i muretti di Marina Bay nonostante una toccatina al muro – senza conseguenze – per Max Verstappen, si piazzano poi le due Mercedes, per una seconda fila virtuale tutta argentea: Lewis Hamilton, con il suo 1’41″555, stacca di oltre mezzo secondo Valtteri Bottas, diventando così l’unico pilota a contenere sotto il secondo il divario dalla cima della classifica.

Dietro al #77, ad 1″5 dal crono di Ricciardo, c’è poi un ottimo Nico Hulkenberg, 5° davanti alle due MCL32 di Stoffel Vandoorne e Fernando Alonso, apparse finora in forma sull’asfalto di Singapore nonostante l’asturiano sia andato più di una volta a toccare il muro con i propri pneumatici. 8°, in 1’43″054, è Sergio Perez con la sua Force India, riuscito al termine delle FP2 a tenersi dietro la prima delle due Ferrari, quella di Kimi Raikkonen. Il finlandese – che per tutto il giorno ha avuto problemi nel mandare in temperatura le sue gomme anteriori – nella sua simulazione di qualifica non è riuscito ad andare oltre un poco entusiasmante 1’42″835, che a parità di UltraSoft lo ha portato addirittura ad 1″9 dal tempo messo a segno da Daniel Ricciardo, permettendogli così di rimanere nella Top Ten per appena 3 decimi. Alle spalle del finlandese della Ferrari c’è poi l’altra Force India, quella di Ocon, apparso nettamente in risalita rispetto alle FP1.

Appena fuori dai primi dieci, finalmente, troviamo Sebastian Vettel. Quella del tedesco è una posizione ancora peggiore rispetto a quella di Raikkonen, ma è la prestazione del #5 a destare meno preoccupazione in Casa Ferrari. Vettel infatti, nella sua simulazione di qualifica, era in linea con i tempi fatti segnare da Ricciardo – nel primo settore il miglior riferimento è proprio quello della SF70-H del tedesco -, ma l’aver incontrato la Sauber di Ericsson in un punto cruciale all’inizio del terzo settore ha spinto il #5 ad abortire il proprio tentativo. In più, come se non bastasse, nel corso di un nuovo giro veloce Vettel ha anche toccato leggermente le barriere, preferendo a quel punto rientrare ai box per dare modo ai suoi meccanici di controllare le condizioni della vettura. Dietro alla Ferrari troviamo poi il duo delle Toro Rosso, con Carlos Sainz – risalito sulla sua STR12 dopo averne ceduto il volante a Sean Gelael nel corso delle FP1 – davanti a Daniil Kvyat per poco meno di 4 decimi, mentre 14° è Jolyon Palmer, che si becca 1″4 da Hulkenberg nel corso di questa sessione.

In estrema difficoltà, come ampiamente prevedibile viste le caratteristiche e della macchina e della pista, sono le Williams, che non vanno oltre il 15° posto di Massa ed il 16° di Stroll riuscendo però comunque a fare meglio delle due Haas, con Magnussen – risalito sulla VF-17 dopo aver fatto posto ad Antonio Giovinazzi – davanti a Grosjean per oltre mezzo secondo. A chiudere lo schieramento, come spesso accade, ci sono le due Sauber, con Ericsson che stavolta insegue Wehrlein staccato di 48 millesimi.

Per quanto riguarda le indicazioni relative al passo gara, sembra essere confermato quanto visto nel corso delle FP1. Solamente le due RedBull e Sebastian Vettel riescono a tenere con costanza il passo dell’1’46″5-1’46″alto, con le RB che calzando le UltraSoft con Ricciardo e le SuperSoft con Verstappen hanno dimostrato come tra le due mescole ci siano circa 3 decimi di differenza. Migliora e si porta a ridosso dei primi anche Hamilton, che si è dedicato ad una simulazione di gara con mescola Soft – al termine della quale è stato più rapido di Vettel, equipaggiato con la stessa gomma -, e buono è anche il passo gara di Nico Hulkenberg. Più indietro tutti gli altri.

Ecco la classifica completa al termine delle FP2:

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Tags : f1formula 1fp2gp singaporerisultati fp2
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow