Le Mercedes davanti, le Ferrari inseguono. Questo il verdetto delle ultime prove libere del Gran Premio di Russia. E dietro di loro, le Red Bull. E dietro le Red Bull, primo di tutti gli altri, Charles Leclerc.
Lewis Hamilton (ovviamente) è il pilota che ha firmato il miglior tempo. La prestazione dell’inglese consiste in un 1’33”067, e in 13 giri messi a verbale. L’inglese si è messo davanti anche il compagno di squadra Valtterri Bottas, che termina le FP3 con un ritardo di 254 millesimi (1’33”321) dal quattro volte Campione del mondo.
Le Ferrari viceversa sono apparse più in difficoltà, con Sebastian Vettel che ha inanellato un 1’33”667 (esattamente 600 millesimi di ritardo da Hamilton) nella sua simulazione qualifica. Il tedesco ha anche scontato una mancanza di tempismo quando è uscito dalla pit-lane sul finire della sessione per testare una seconda partenza: è scattato il rosso… La SF71H pare accusare problemi di nervosismo nel terzo settore della pista, e a dispetto di cambiamenti di settaggio continua a subire graining sugli pneumatici. Dietro Vettel c’è il compagno di squadra Kimi Raikkonen (+0”621 da Lewis Hamilton).
A dispetto della terza fila virtuale che hanno conquistato nelle FP3, le due Red Bull partiranno in fondo alla griglia di partenza. Le automobili di Milton Keynes infatti sostituiscono la power unit e anche il cambio, accumulando un buon numero di posizioni di penalità. Nella graduatoria delle prove libere Verstappen precede (di ben 6 decimi) il compagno Ricciardo.
Completano la Top 10 un sorprendente Charles Leclerc, alla guida dell’Alfa Sauber C37 (+1”564); Esteban Ocon, ancora una volta davanti al compagno Sergio Perez (quest’ultimo solamente 10°); e Kevin Magnussen in 9^ piazza per la Haas-Ferrari (+1”753).
Tra le posizioni di rincalzo segnaliamo l’apparente disagio delle Renault sulla pista russa (Sainz è 11° e Hulkenberg addirittura 14°), le continue difficoltà di Brendon Hartley (16°) a confronto del compagno Pierre Gasly (12°), e l’ultima posizione di Fernando Alonso. Dovendo cambiare ancora power unit (sic!), lo spagnolo non ha perso tempo… a impostare tempi, e ha girato soltanto in funzione della gara.