La temuta – e prevista – pioggia, alla fine, è arrivata. L’Autodromo Nazionale di Monza si è svegliato stamattina sferzato da un violento acquazzone, che ha reso sostanzialmente impraticabile il circuito sin dalle prime ore della mattinata. A farne le spese sono state le FP3 del GP d’Italia, mutilate nella loro durata ed andate in scena solamente negli ultimi 18 minuti dei 60 inizialmente disponibili.

Per le F1 attuali, infatti, era decisamente troppa la quantità d’acqua presente in pista nella prima parte della sessione. Bernd Maylander e la sua fida Mercedes AMG GT-S hanno dovuto inanellare parecchi giri prima di dare il via libera a Charlie Whiting, che ha deciso di far scattare il semaforo verde quando mancavano poco meno di 20 minuti allo sventolio della bandiera a scacchi. Solamente a quel punto i piloti hanno deciso di avventurarsi in pista, più per provare a prendere confidenza con un tracciato che rischia di essere bagnato anche durante le qualifiche che non per mettere a segno una vera simulazione di qualifica o di gara, considerato anche che andare a muro per aver spinto troppo in queste FP3 avrebbe potuto compromettere pesantemente anche le qualifiche.
Ecco perché i tempi messi a segno in questa sessione lasciano indubitabilmente il tempo che trovano. A mettersi davanti a tutti è stato Felipe Massa in 1’40″660, un crono che gli ha permesso di staccare di 228 millesimi la vettura gemella affidata a Lance Stroll. 3° è Nico Hulkenberg con il suo 1’41″491, che lo porta per 2 centesimi davanti a Sainz, il pilota più presente in pista con 5 giri all’attivo. 5^ piazza per Jolyon Palmer in 1’44″369, davanti a Marcus Ericsson e Daniil Kvyat, gli ultimi due piloti ad aver messo a segno un crono ed entrambi con distacchi di oltre 4″ rispetto alla vetta della classifica.
Dall’8° posto di Daniel Ricciardo in giù, invece, non c’è più nessun riferimento cronometrico da analizzare. Chi infatti ha completato più di un giro – come ad esempio le due Ferrari – ha preferito transitare lungo la Pit Lane per poter poi effettuare delle prove di partenza piuttosto che passare sul rettilineo principale e mettere a segno un tempo cronometrato. Lasciando quindi un’incognita su quali siano i reali valori di forza con pista bagnata…
Ecco la classifica completa al termine delle FP3:
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