Prima fila tutta rossa. E’ questo il verdetto che emerge dalle qualifiche del GP d’Ungheria, 11° appuntamento del mondiale 2017 di F1. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen monopolizzano le prime due posizioni dello schieramento, reagendo assieme alle loro SF70-H al deludente weekend di Silverstone sfruttando una pista che, almeno sulla carta, si presentava come favorevole alle due vetture di Maranello. Dietro di loro le due Mercedes, con Bottas che si tiene dietro un Hamilton non apparso a proprio agio per tutto il weekend, con le due RedBull – di Verstappen prima e di Ricciardo poi – ad occupare la terza fila. Bene anche Hulkenberg e le due McLaren, mentre deludono le Force India, le Haas e le Williams, che ha dovuto chiamare in causa Paul Di Resta per sostituire l’indisponibile Felipe Massa. Ecco la cronaca completa.
Al termine di una Q1 che scorre via senza particolari colpi di scena davanti a tutti si piazza Sebastian Vettel, che con il suo 1’17″244 tiene a 22 millesimi di distanza una RedBull tornata nuovamente a farsi sotto con Max Verstappen, 2° davanti all’altra Ferrari di Raikkonen. Lima il distacco messo in mostra in mattinata anche Lewis Hamilton, che si ferma a due decimi e mezzo di ritardo dal tedesco della Ferrari riuscendo a tenersi dietro Ricciardo e Bottas, 6° a poco più di 8 decimi dalla vetta. Bene le Renault, entrambe in Top Ten così come le McLaren, mentre deludono le Williams: dopo Kevin Magnussen – primo degli esclusi con lo stesso identico tempo di Sergio Perez – c’è infatti Lance Stroll con il suo 1’19″102, un crono che è appena sufficiente al canadese per tenersi dietro Pascal Wehrlein e l’altra FW40, affidata a Paul Di Resta. Il terzo pilota della Williams è stato chiamato in fretta e furia a bordo della monoposto di Grove per sostituire Felipe Massa, colpito da un virus nel corso della notte e non in grado di affrontare le qualifiche, e pur mettendo in mostra una prestazione dignitosissima – l’inglese aveva finora guidato la FW40 solamente al simulatore – non è riuscito nell’impresa di portare una Williams in Q2, limitandosi a chiudere la prima manche delle qualifiche davanti alla Sauber di Marcus Ericsson.
Ecco la classifica al termine della Q1:
Anche la Q2 scorre via senza particolari problemi, ed è la Mercedes di Lewis Hamilton a tornare stavolta davanti a tutti. L’inglese infatti, al termine del suo secondo tentativo cronometrato, fa segnare un 1’16″693 che gli permette di tenere dietro per 109 millesimi la Ferrari di Sebastian Vettel, a propria volta davanti a Max Verstappen, stavolta leggermente più staccato. 4° è Raikkonen, che si porta dietro Bottas ed un ottimo Hulkenberg, addirittura a precedere Ricciardo. Benissimo anche le McLaren, che si confermano entrambe in Top Ten, e bene anche Sainz, 10°. Esclusi sono stavolta Palmer – che paga 8 decimi dal crono del compagno di team -, Esteban Ocon, Daniil Kvyat, Sergio Perez – con una Force India che sul giro secco ha palesato qualche difficoltà di troppo – e Romain Grosjean.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
Il primo tentativo della Q3 vede Sebastian Vettel davanti a tutti: il #5 della Ferrari fa segnare un velocissimo 1’16″276 con cui rifila oltre tre decimi e mezzo alla Mercedes di Bottas, a propria volta davanti al duo RedBull con Verstappen che per 79 millesimi precede Ricciardo. Solo 5° Raikkonen, autore di un giro non proprio pulito, mentre si confermano in forma Hulkenberg – che però sconterà 5 posizioni di penalità in griglia per via della sostituzione del cambio – e le due McLaren, con Alonso davanti a Vandoorne. Non fa segnare un giro cronometrato invece, a causa di un errore in Curva 4, Lewis Hamilton, che abortisce il proprio tentativo e rientra direttamente ai box riuscendone però per primo quando, a poco più di due minuti dalla bandiera a scacchi, tutti i piloti rientrano in pista per il loro ultimo tentativo. Ultimo tentativo che vede Hamilton migliorarsi, ma non abbastanza: il #44 infatti riduce a 4 decimi il distacco da Vettel, ma non riesce ad impedire che Bottas e soprattutto Raikkonen gli mettano le ruote davanti, con il finlandese della Ferrari che migliora sensibilmente la propria prestazione portandosi a poco più di un decimo e mezzo dal crono del compagno di squadra, che per soli 2 millesimi non si migliora a propria volta. Terza fila tutta RedBull, con Verstappen davanti a Ricciardo per 21 millesimi, mentre Nico Hulkenberg (7° ma con 5 posizioni di penalità in griglia da scontare) si piazza davanti alle due McLaren, con Alonso a precedere Vandoorne per più di 3 decimi. Chiude la Top Ten, a 2″6 dal tempo di Vettel, la STR12 di Carlos Sainz.
Ecco la griglia di partenza del GP d’Ungheria (al netto delle 5 posizioni di penalità per Nico Hulkenberg):