La F1 del 2017 perde pezzi. E lo fa con parecchio anticipo rispetto allo spegnimento dei semafori che daranno il via ai primi test pre-stagionali dell’anno. Ad abbandonare il Circus della F1 in maniera definitiva è la Manor Racing che, apparsa in evidenti difficoltà economiche un paio di settimane fa, ha ufficialmente gettato la spugna.
L’apertura – forse anche un po’ improvvisa – dell’amministrazione controllata non aveva fatto ben sperare tifosi, piloti e dipendenti del Team, colti alla sprovvista da una crisi economica che i vertici della Scuderia avevano dato l’impressione di poter risolvere e di saper affrontare. Dopo l’inizio della crisi si era parlato di possibili trattative intavolate, di fantomatiche cordate di imprenditori pronte a rilevare la squadra di Banbury, ma questa mattina un comunicato diramato dal team ha spento definitivamente le speranze di tutti coloro che speravano nella sopravvivenza della Manor: la società, e conseguentemente la scuderia, terminerà la propria attività con effetto immediato.
Tutti i membri della squadra dunque, che già nei giorni passati avevano cercato di accasarsi presso altri team, sono ovviamente liberi da vincoli contrattuali, mentre il lavoro finora svolto per la stagione 2017 verrà avvolto da un telo e depositato nel dimenticatoio.
Lasciando così la F1 con sole 20 vetture sulla griglia di partenza e Liberty Media con la prima “gatta da pelare” della sua gestione. Con anche altre squadre che negli anni passati hanno mostrato difficoltà economiche non dissimili da quelle palesate dalla Manor, e con una penuria di nuovi marchi interessati all’ingresso nel Circus, quanto è concreto il rischio di vedere ulteriormente assottigliato, nel corso dei prossimi anni, il numero delle Scuderie presenti?