Approfittando della conferenza stampa post ACI Rally Monza, siamo riusciti a porre qualche domanda a Sébastien Ogier: tra gli altri argomenti abbiamo parlato del Mondiale appena concluso, di Volkswagen Motorsport, e della sua permanenza futura nel WRC. Vi riportiamo qui la traduzione.
D: Innanzitutto, congratulazioni per il settimo titolo! Penso che possiamo concordare tutti sul fatto che la PS 12 si sia rivelata decisiva. Pensi che la tua bravura nelle prove in stile Montecarlo si sia rivelata un vantaggio?
R: Forse dire “un vantaggio” è eccessivo, si tratta certamente di condizioni in cui abbiamo fatto bene in passato, in fondo è il Rally che ho vinto più volte quindi sicuramente è una situazione in cui rendo bene, ma anche Elfyn ha una buona esperienza con queste condizioni e quest’anno ha fatto un ottimo Montecarlo. Il meteo che abbiamo trovato in questo fine settimana ha rappresentato una difficoltà per tutti, a prescindere dalle esperienze passate. Sicuramente c’è stata una svolta nel Campionato quando è finito fuori strada, questo ci ha dato un’opportunità concreta per poter pensare al titolo. A quel punto l’obiettivo è diventato mantenere il primo posto fino a fine gara, e per fortuna ce l’abbiamo fatta.
D: Abbiamo visto che Evans si ha segnalato il punto pericoloso quando è uscito di strada. È stato un grande gesto di fair play da parte sua.
R: Sì, ma da una persona come Elfyn non ci saremmo aspettati nulla di diverso. Oserei dire che tutti noi, dopo un incidente, avremmo segnalato il pericolo alle macchine che seguivano senza fare calcoli per quanto riguarda il Campionato, anche perché sarei potuto andare a sbattere contro la sua macchina [ride]. In fondo, ci piace sfidarci su strada e non ci piace vedere incidenti: abbiamo un gran rispetto l’uno per l’altro, sappiamo che corriamo dei rischi, e se possiamo fare qualcosa per minimizzare il pericolo ed essere più in sicurezza lo facciamo sempre.
D: Seb, forse ancora non te ne sei reso conto, ma hai vinto al primo anno con la Volkswagen [ovvero al secondo anno con Volkswagen Motorsport, NdR], hai vinto al primo anno in M-Sport, ed ora hai vinto alla prima anche in Toyota. È una striscia veramente impressionante.
R: In realtà ci stavo pensando proprio ieri! Quando ero più giovane mi piaceva guardare tutti questi numeri. Oggi sembrano tutti molto meno importanti: ok, è piacevole figurare bene nelle statistiche, sono il primo a dirlo, ma con il tempo ho capito che si tratta di qualcosa che è più per i fan. La verità è che non si possono fare confronti tra le varie epoche e generazioni. Io cerco di essere il migliore della mia epoca, poi, per quanto le statistiche siano belle e piacevoli, penso che la cosa più importante sia generare emozioni nel presente.
D: Quest’anno hai lavorato con uno dei giganti di questo sport. Hai qualche parola per Tommi Makinen, che lascerà Toyota a fine anno? Come è stato lavorare per lui?
R: È stato molto bello, è durato meno di quello che avremmo sperato ma quel poco che abbiamo passato insieme è stato prezioso. Ovviamente ha una grande esperienza in questo sport ed è sempre interessante condividere informazioni ed esperienze con lui. È ancora molto appassionato e ha investito tante energie nel team, ottenendo ottimi risultati: hanno vinto il titolo piloti anche lo scorso anno. Non siamo riusciti a conquistare il titolo costruttori quest’anno, il che è veramente strano considerando che siamo arrivati primi e secondi, ma questa suppongo che sia un’altra storia. Mi sarebbe piaciuto se avesse continuato con noi, ma sono sicuro che c’erano altre cose che vorrà fare e che comunque rimarrà coinvolto nell’ambiente.
D: Un pensiero per i tuoi amici rimasti in Volkswagen. Ovviamente hai vinto 4 dei tuoi titoli con loro, e probabilmente avrai sentito la notizia che il programma Motorsport è in via di chiusura. Dev’essere stata una notizia difficile da leggere.
R: Eh, decisamente, è stata una brutta notizia. Ho sentito alcuni di loro, per dirgli che gli sono vicino ma anche per ricordargli che hanno fatto la storia e che sono stati un team incredibile e che i risultati che hanno ottenuto… beh, stavamo parlando prima di statistiche, e alcuni record di quel team sono forse irraggiungibili. È stato un privilegio lavorare con loro. In realtà, alcuni di loro ora sono qui insieme a noi e ci hanno seguito fino in Toyota, come il Capomeccanico ed i meteorologi. Ovviamente siamo rimasti in contatto, ma quella squadra era formidabile perché ogni singolo elemento era speciale, e, per come la vedo io, c’è sempre posto per le persone capaci, quindi sono sicuro che troveranno un nuovo team.
D: Con la stagione 2021 alle porte, pensi che ti prenderai qualche giorno per festeggiare o conti di rimetterti subito al lavoro?
R: Beh, ora come ora è difficile festeggiare. Mi piacerebbe poterlo fare con tutta la squadra, ma dobbiamo continuare a fare attenzione ed a riguardarci per cercare di dare una mano al mondo. Giochiamo tutti un ruolo in questa situazione. La buona notizia è che comunque abbiamo deciso di fare un ultimo anno, quindi possiamo sperare di poter festeggiare altre vittorie con loro in un prossimo futuro.
D: Quindi ci confermi che l’anno prossimo sarà l’ultimo per voi? Anche nel caso doveste arrivare ad un solo Mondiale di distanza da Loeb?
R: Sì, ancora uno e poi basta.