Saranno le curve dell’Autodromo José Carlos Pace a fare da teatro al 21° e penultimo atto della stagione 2022 di Formula 1. A Interlagos, su quello che è uno dei tracciati storici del Circus, i protagonisti della F1 scenderanno in pista dopo due settimane dallo sventolare della bandiera a scacchi sul GP del Messico per il primo round del back-to-back che chiuderà questo campionato.
Sarà lungo i 4,309 km dell’impianto che sorge alla periferia di San Paolo che ci si giocheranno le seconde posizioni di entrambe le classifiche, con Ferrari che cercherà di contenere il ritorno della Mercedes e con Leclerc che tenterà invece di rallentare la corsa di Sergio Perez. Saranno 71 i giri da percorrere, con i piloti che al termine del GP avranno coperto una distanza di 305,909 km. L’Autodromo di Interlagos è composto 15 curve – 10 a sinistra e 5 a destra –, ma nonostante questo dato si trascorre il 64% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato.
Mediamente stressato, secondo i dati di Brembo, è invece l’impianto frenante. La presenza di lunghi curvoni veloci permette infatti ai piloti del Circus di non ricorrere troppo spesso e con troppa violenza a pinze e dischi, che infatti vengono chiamati in causa solamente in 7 curve. Si trascorrono 13″3 – ovvero il 20% del tempo complessivo di gara – con il pedale del freno completamente pigiato, ed il valore medio di decelerazione è pari a 3,6 G. Nell’arco dei 71 giri – percorrendo i quali ciascuna monoposto dissiperà 206 kWh di energia – i piloti eserciteranno 46 tonnellate e mezzo di carico sul pedale del freno, con una sola staccata davvero impegnativa per gli impianti italiani: quella della “S do Senna”. In Curva 1 si passerà infatti da 340 a 132 km/h, percorrendo 145 m in 2″44, subendo una decelerazione pari a 5,8 G ed esercitando un carico sul pedale del freno pari a 174 kg. Poco stressato è poi il cambio, con 44 cambi marcia registrati nel corso di ogni giro durante l’edizione 2021, mentre la forza G più elevata in percorrenza la si registra in Curva 6, nella si toccano picchi di 4,7 G.
Due saranno le zone DRS, con annessi Detection Point. La prima area d’utilizzo dell’ala mobile sarà sulla “Reta Oposta” – ovvero il rettilineo che collega Curva 3 a Curva 4 – con il Detection Point piazzato nella percorrenza della “S do Senna”, mentre la seconda zona DRS troverà posto sul rettifilo di partenza / arrivo con il Detection Point piazzato invece all’uscita di Curva 13. Le velocità massime dovrebbero essere nell’ordine dei 340 km/h, e si spera che la doppia area d’utilizzo dell’ala mobile possa favorire i sorpassi (70 nel 2021) su un circuito in cui, storicamente, è stato possibile assistere ad esaltanti rimonte. Nelle ultime cinque edizioni si è attestata all’80% la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car si attesta, mentre per percorrere i 388 m di pit lane a 80 km/h occorreranno 17”5. Il poleman, infine, scatterà dal lato destro della griglia di partenza.
Appartiene invece a Valtteri Bottas il record del circuito: il #77, nel corso dell’edizione 2018 del GP del Brasile, ha infatti fermato il cronometro sull’1’10″540. L’ultimo pilota a salire invece sul gradino più alto del podio di Interlagos è stato Lewis Hamilton, che al termine di una gara e di un weekend a dir poco sensazionali è riuscito ad avere la meglio su Max Verstappen e Valtteri Bottas.
Pirelli per questo GP ha deciso di mettere a disposizione di team e piloti le mescole Hard C2, Medium C3 e Soft C4, vale a dire i compound intermedi dell’intera gamma. “La F1 sarà di scena ad Interlagos, il circuito più corto del campionato dopo Montecarlo e Città del Messico” – ha detto Mario Isola – “È una pista storica in cui si gira in senso antiorario e si alternano settori veloci, a sequenze di curve da affrontare a media velocità, come la celebre ‘S do Senna’. Trazione e frenate non incidono particolarmente sugli pneumatici perché il tracciato è molto scorrevole e l’assenza di curve lente consente ai team un maggiore controllo del degrado sulle ruote posteriori. Anche quest’anno in Brasile si correrà la “Sprint”, l’ultima della stagione, e sarà particolarmente interessante con questo pacchetto vettura vedere quanto accadrà in pista e, una volta di più, il ruolo chiave delle differenti strategie attuabili: nel 2021 la griglia del sabato era divisa tra metà su mescole medium e metà su soft. Nonostante la ridotta lunghezza della pista, sono molto frequenti i sorpassi. Basti pensare a Lewis Hamilton, protagonista di una rimonta che, con una strategia su due soste, dalla decima posizione è arrivato alla vittoria. La generazione attuale di vetture e pneumatici non potrà quindi che regalarci una gara ancora più entusiasmante”. A disposizione di team e piloti ci saranno ovviamente anche Intermedie e Full Wet, che potrebbero decisamente tornare utili nel corso dell’intero weekend: le previsioni meteo parlano infatti di pioggia in tutte e tre le giornate del fine settimana brasiliano, con una temperatura media che dovrebbe aggirarsi attorno ai 25°.
Il GP del Brasile sarà trasmesso in diretta solamente da SkySport F1 HD (canale 207), mentre TV8 proporrà in differita Qualifiche, Sprint Qualifying e gara. Ecco tutti gli orari:
Venerdì 11 novembre
• 16:30 – 17:30 -> FP1 | diretta Sky
• 20:00 – 21:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:45 di sabato 12 novembre
Sabato 12 novembre
• 16:00 – 17:00 -> FP2 | diretta Sky
• 20:30 -> Sprint Qualifying | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30
Domenica 13 novembre
• 19:00 -> GP del Brasile | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30