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Info, orari e record: guida al GP di Spagna di F1





La F1 torna al Montmelò. Dopo le due sessioni di test pre-stagionali è infatti tempo, per il Circuit de Catalunya, di accogliere nuovamente le monoposto del Circus, che da Sochi hanno fatto rotta verso Barcellona per il quinto appuntamento stagionale di questo intenso 2017.

© Dan Istitene/Getty Images
© Dan Istitene/Getty Images

Le ostilità torneranno ad aprirsi su un circuito che ospita la Formula 1 sin dall’ormai lontano 1991, quando il Montmelò sostituì definitivamente Jerez de la Frontera. Il tracciato catalano è lungo 4,665 km, ed alla fine dei 66 giri previsti i piloti avranno percorso complessivamente 307,104 km. Sono 16 le curve, delle quali 9 a destra e 7 a sinistra: un dato che è differente rispetto a quello del layout originario, visto che tra Curva 13 e Curva 16 a partire dal 2007 è stata inserita una chicane molto lenta. Si viaggia con l’acceleratore completamente pigiato per il 55% del tempo sul giro, ma nonostante questo valore il Montmelò non è una pista che mette apprensione ai team sul fronte dei consumi: nel 2016 infatti il valore medio registrato è stato di 1,59 kg/giro. E la pista catalana non è particolarmente stressante neppure per il cambio (54 le cambiate in media registrate nel corso della passata edizione) e per i freni, che hanno a disposizione parecchio tempo per raffreddarsi e che, vista la predominante presenza di curvoni veloci non sono chiamati a delle staccata “monstre” in rapida sequenza: prova ne è il fatto che i piloti passino solamente il 13% del giro con il pedale del freno premuto.

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© Scuderia Ferrari

La decelerazione più violenta i piloti la subiscono durante la staccata della Curva 1, con un valore che tocca i 5,6 G, mentre in percorrenza di curva la curva più probante da questo punto di vista è la 9, che nel 2016 sottoponeva i piloti ad una forza di 4,3 G per 1″. Le squadre, che a Barcellona sono solite portare i primi consistenti pacchetti di aggiornamenti alle vetture, adotteranno per il Montmelò un’aerodinamica piuttosto carica, vista l’assenza di lunghissimi rettilinei e la presenza invece di numerosi curvoni ad alta velocità di percorrenza. Ciononostante, le velocità di punta dovrebbero sfiorare i 325 km/h, un valore che sarà possibile raggiungere sfruttando le due zone DRS della pista. La prima è quella che è posta sul lungo rettilineo di partenza / arrivo, con il Detection Point che è situato prima dell’ingresso dell’ultima curva, mentre la seconda è posizionata sul rettifilo che da Curva 9 porta a Curva 10, con il Detection Point piazzato prima dell’ingresso di Curva 9. Grazie a questa doppia area di utilizzo dell’ala mobile, nel corso dell’edizione 2016 sono andati in scena 44 sorpassi. 

Per 25 volte nel corso della sua storia il Montmelò ha visto trionfare il pilota che partiva dalla Pole, mentre la posizione più bassa in griglia per il vincitore è stata l’undicesima casella. Vista l’ampiezza delle vie di fuga è poi piuttosto raro veder scendere in pista la Safety Car (21%).

Il record sul giro in prova – già ampiamente battuto nel corso dei test pre-stagionali – è di Rubens Barrichello, che con la sua Brawn GP BGP001 chiuse il giro in 1’19″954. In gara il più rapido è stato invece Kimi Raikkonen, che a bordo della Ferrari F2008 completò un passaggio in 1’21″670. Sulla distanza, infine, il record appartiene a Felipe Massa, che sulla Ferrari F2007 terminò il GP in 1 H 31’36″230. L’edizione del 2016 ha visto lo storico trionfo di Max Verstappen, all’esordio al volante della RedBull dopo aver preso il posto di Daniil Kvyat al fianco di Daniel Ricciardo. Il giovane olandese, che con questa vittoria detiene il record per il più giovane pilota ad aver vinto un GP, si tenne dietro per parecchi giri Kimi Raikkonen, a sua volta davanti a Sebastian Vettel dopo che, nel corso del primo giro, Hamilton e Rosberg entrarono in collisione in Curva 4.

Quello di Barcellona sarà l’ultimo GP dell’anno in cui la scelta delle mescole a disposizione dei team sarà effettuata da Pirelli, che per il Montmelò ha deciso di portare – visti i dati che parlano di un degrado abbastanza elevato – le Soft, le Medium e le Hard: una scelta che ha già fatto storcere il naso ad alcuni dei piloti – Ricciardo in primis – che hanno parlato di compound troppo duri alla luce di quanto visto durante questo inverno”. Le squadre quindi, oltre alle Intermedie ed alle FullWet, avranno a disposizione 7 treni di Soft, 4 di Medium e 2 di Hard, con Pirelli che impone pressioni minime alla partenza di 22,5 psi all’anteriore e 20 psi al posteriore. Le slick dovrebbero poi essere le uniche gomme da utilizzare a Barcellona, visto che le previsioni meteo parlano di cielo sereno con temperature nell’ordine dei 23°.

Il GP di Spagna, come quello di Russia, sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre la Rai farà vedere il weekend in differita. Ecco tutti gli orari:

Venerdì 12 maggio

  • 10:00 – 11:30 -> FP1 Sky / differita a partire dalle 14:30 su Rai Sport
  • 14:00 – 15:30 -> FP2 Sky / differita a partire dalle 18:30 su Rai Sport

Sabato 13 maggio

  • 11:00 – 12:00 -> FP3 Sky / differita a partire dalle 15:00 su Rai Sport 2
  • 14:00 -> Qualifiche GP Spagna Sky / differita a partire dalle 19:00 su Rai 2

Domenica 14 maggio

  • 14:00 -> GP Spagna Sky / differita a partire dalle 21:00 su Rai 1

Qui invece trovate la Classifica Piloti aggiornata al GP di Russia:

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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow