I lunghi rettilinei di SPA e Monza, per il Circus della F1, sono ormai solamente un lontano ricordo. Le monoposto di Formula 1 si preparano infatti a scendere in pista sotto le luci artificiali di Marina Bay, nel tentativo di sfuggire agli implacabili muretti che circondano le strade di Singapore, la metropoli tra i cui meandri è stato ricavato il circuito che ospiterà il 14° appuntamento del Mondiale 2017.
Saranno quindi i 5,065 km del tracciato di Marina Bay a fare da scenario al nuovo atto della sfida tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, con il tedesco che è tornato ad inseguire dopo un campionato finora trascorso davanti a tutti. Sono previsti 61 giri per il GP di Singapore, ed i piloti percorreranno 308,828 km complessivi sul circuito più tortuoso del mondiale: sono infatti ben 23 le curve di Marina Bay, delle quali – visto il senso di marcia antiorario – 14 sono verso destra e 9 verso sinistra. Per via di questa caratteristica, tutti i team torneranno ad adottare pacchetti aerodinamici ad altissimo carico per cercare di avere più trazione possibile in uscita dalla miriade di curve lente che costellano la pista. A Singapore si viaggia con l’acceleratore completamente pigiato per il 47% del tempo sul giro – con un consumo medio di 1,72 kg/giro -, mentre particolarmente stressato è l’impianto frenante: la Brembo classifica come “Hard” questo circuito per via soprattutto dell’elevatissima temperatura dell’aria e della pressoché totale assenza di lunghi rettilinei in cui poter far raffreddare adeguatamente pinze e cerchi. Altrimenti, dal punto di vista dei valori assoluti che si registrano in frenata, Singapore non è un circuito particolarmente probante: il valore medio di decelerazione è infatti di appena 3,3 G, con un picco massimo di 5,1 G che si raggiunge nella staccata di Curva 7. A venire parecchio stressata è anche la trasmissione, con 82 cambi marcia registrati in media durante ogni giro dell’edizione 2016, mentre la forza G maggiore i piloti la subiscono durante la percorrenza di Curva 22, dove vengono sottoposti a 3,8 G per 7 decimi di secondo.
Due saranno le zone DRS, con conseguenti due Detection Point. La prima zona di attivazione dell’ala mobile sarà sul rettilineo di partenza / arrivo – con il Detection Point posizionato in ingresso di Curva 22 -, mentre la seconda area d’impiego del DRS sarà posizionata sul tratto che da Curva 5 porta a Curva 7, con il Detection Point piazzato stavolta all’uscita di Curva 4. Nel corso dell’edizione 2016, anche a questa doppia area di utilizzo dell’ala mobile, sono stati portati a termine 24 sorpassi, un numero non così esiguo se si pensa alla conformazione del tracciato. Di certo non verranno però raggiunte velocità massime elevatissime, con le previsioni più ottimistiche che parlano di 315 km/h.
Per 7 volte a Singapore ha trionfato il pilota che era scattato dalla prima casella dello schieramento, mentre chi è riuscito a vincere partendo più indietro nello schieramento non era andato oltre la 15^ piazzola in griglia. Elevatissima (siamo addirittura al 100%) è poi la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car, vista l’estrema vicinanza di tantissimi muretti e l’esiguità delle vie di fuga.
Sul tracciato di Marina Bay i record appartengono tutti all’era ibrida. Il primato in prova appartiene infatti a Nico Rosberg, che con la sua Mercedes W07 Hybrid nel 2016 ha fermato il cronometro sull’1’42″584, mentre in gara il più rapido è stato Daniel Ricciardo a bordo della RedBull RB12, capace di chiudere un giro in 1’47″187 nel corso del GP del 2016. Al Campione del Mondo 2016 appartiene poi anche il record sulla distanza, visto che Rosberg è riuscito a completare i 61 giri previsti in 1 H 55’48″950. L’edizione dello scorso anno è stata vinta proprio dal tedesco della Mercedes, che sul traguardo ha preceduto Daniel Ricciardo ed il compagno di team Lewis Hamilton.
Pirelli, per questo GP, è tornata a mettere a disposizione dei team i compound più morbidi della propria gamma (Soft, SuperSoft ed UltraSoft), con le scelte dei vari piloti che come al solito si sono orientate sulle mescole più morbide del lotto. Particolarmente stressata sarà la gomma anteriore sinistra, il cui degrado inciderà sulla maggior parte delle strategie a due o a tre stop, ed i team a detta di Pirelli stessa dovranno fare particolare attenzione all’evoluzione della pista nel corso delle ore notturne, che avviene in maniera “anomala” rispetto a quanto accade sui circuiti in cui si corre di giorno. Le pressioni minime alla partenza dovranno essere di 18,5 psi all’anteriore e di 17,5 psi al posteriore, mentre i massimi angoli di camber consentiti saranno di -3,75° all’avantreno e -2,00° al retrotreno.
Dopo quello di Monza, anche il GP di Singapore verrà trasmesso in diretta non solo su SkySport F1 HD (canale 207) ma anche sui canali Rai. Ecco tutti gli orari del weekend:
Venerdì 15 settembre
- 10:30 – 12:00 -> FP1 | diretta su Sky / RaiSport
- 14:30 – 16:00 -> FP2 | diretta su Sky / RaiSport
Sabato 16 settembre
- 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta su Sky / RaiSport2
- 15:00 – 16:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / Rai2
Domenica 17 settembre
- 14:00 -> GP Singapore | diretta su Sky / Rai1