A due settimane di distanza dal trionfo di Lewis Hamilton sotto le luci artificiali del circuito di Marina Bay il Circus della F1 scende di nuovo in pista. Teatro del 16° appuntamento di un Mondiale che vede il #44 leader apparentemente incontrastato della classifica piloti sarà il tracciato di Sochi, tornato quest’anno ad essere presente nella seconda metà del calendario e non più nella prima.
Il circuito, costruito attorno alle strutture che hanno ospitato alcune discipline delle Olimpiadi invernali 2014, è come sempre più spesso accade disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke, ed è parte integrante del calendario della Formula 1 a partire proprio dal 2014. Un giro di pista a Sochi è lungo 5,848 km, ed al termine dei 53 giri previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 309,745 km. Sono 18 le curve del tracciato russo, delle quali 12 a destra e 6 a sinistra, con un layout che presenta lunghi rettilinei e curvoni veloci nella prima parte del circuito e lente e secche svolte ad angolo retto nella seconda sezione della pista. Per il 70% del tempo sul giro i piloti sono con l’acceleratore completamente schiacciato: un dato piuttosto elevato, che ha portato nel 2017 ad avere un consumo di carburante medio pari ad 1,98 kg/giro. Visti i lunghissimi rettilinei, che costringono a brusche decelerazioni, il tracciato di Sochi è piuttosto probante anche per l’impianto frenante: Brembo classifica infatti come Hard questo circuito, che fa registrare una decelerazione media pari a 3,7 G, con i piloti che trascorrono il 16% del tempo sul giro con il pedale del freno premuto. Piuttosto stressata è poi la trasmissione, con oltre 70 cambi marcia registrati nel corso dell’edizione 2017, mentre la forza G più alta i piloti la subiscono in percorrenza di Curva 3, quando per 4″3 sono sottoposti a 3,6 G.
Due sono le zone DRS presenti su questa pista. La prima è posta sul lunghissimo rettilineo che porta da Curva 1 a Curva 2, con il Detection Point situato sul rettilineo di partenza / arrivo poco prima dell’ingresso di Curva 1. La seconda zona di utilizzo dell’ala mobile, invece, è quella che va dall’uscita di Curva 1o fino a Curva 13, con il Detection Point piazzato in ingresso di Curva 1o. La doppia zona di utilizzo dell’ala mobile dovrebbe consentire di raggiungere velocità di punta nell’ordine dei 325 km/h, e soprattutto dovrebbe far registrare un aumento del numero dei sorpassi, dato che nel 2017 ne è stato portato a termine solamente…uno.
Vista la data d’ingresso nel Mondiale, sono tutti recentissimi ed appartenenti all’era ibrida i record di questo circuito. In prova il più rapido di sempre sull’asfalto del tracciato russo è stato Sebastian Vettel, che per conquistare la Pole Position nel corso dell’edizione 2017 con la sua Ferrari SF70-H ha fermato il cronometro sull’1’33″194, mentre al suo compagno di squadra Kimi Raikkonen appartiene il primato per il giro più veloce in gara, con il #7 che sempre nel 2017 ha stampato un 1’36″844. Sulla distanza invece il record lo detiene Valtteri Bottas, che nel 2017 per completare il GP ha impiegato 1 H 28’08″743. E’ stato proprio il #77 della Mercedes a trionfare nel corso della scorsa edizione, andando a precedere sul traguardo le due Ferrari di Sebastian Vettel – che partiva appunto dalla Pole e che venne però “risucchiato” in partenza dalla maggior potenza della W08 Hybrid – e di Kimi Raikkonen.
Pirelli, come accaduto a Marina Bay, ha proposto a team e piloti il “salto di mescola”: anche a Sochi, oltre alle sempre presenti Intermedie e FullWet, saranno infatti presenti le Soft, le UltraSoft e le HyperSoft, quest’ultime al debutto assoluto sull’asfalto russo. “Questo circuito, molto diverso rispetto a quello di Marina Bay, è a bassa severità e presenta un asfalto piuttosto liscio“ – ha detto Mario Isola – “L’usura ed il degrado sono contenuti, ed è quindi l’ideale per i P Zero Pink HyperSoft, che sono di due step più morbidi rispetto alla UltraSoft portata nel 2017. Speriamo che questo serva a vedere strategia differenziate da parte dei vari team“. Ovviamente la scelta di team e piloti è ricaduta sulla HyperSoft, il cui comportamento nel primo settore e in percorrenza di Curva 3 dovrà essere valutato per comprenderne al meglio il degrado, mentre un po’ più snobbate sono state le UltraSoft e le Soft, con ad esempio Vettel che di Pirelli gialle ne avrà a disposizione solamente un treno. Le gomme Slick dovrebbero essere le uniche a venir utilizzate durante il weekend, con il meteo che prevede sole in tutte e tre le giornate con temperature nell’ordine dei 21°.
Il GP di Sochi sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà come sempre in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di F1, mentre quelli di Formula 2 e GP3 li trovate qui.
Venerdì 28 settembre
- 10:00 – 11:30 -> FP1 | diretta su Sky
- 14:00 – 15:30 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 29 settembre
- 11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta su Sky
- 14:00 – 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 20:00
Domenica 30 settembre
- 13:10 -> GP di Russia | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:15