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Info, orari e record: guida al GP del Canada di F1





14 punti. E’ questo il distacco che separa Lewis Hamilton e Sebastian Vettel alla vigilia del settimo appuntamento della stagione 2018 di F1. Gli alfieri di Mercedes e Ferrari, assieme agli altri protagonisti del Circus, dopo una pausa di due settimane sono pronti per tornare nuovamente in pista, nel suggestivo scenario del circuito di Montreal, in Canada.

© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool

L’autodromo intitolato all’indimenticato Gilles Villeneuve ha esordito nel calendario della Formula 1 nell’ormai lontano 1978, ma la sua iconica denominazione l’ha ricevuta solamente a seguito dell’incidente mortale che, a Zolder, coinvolse l’”Aviatore”. Escluso dal mondiale nel 1987 a causa di motivi economici, fece il suo ritorno nel Circus già a partire dal 1988 per poi non abbandonare più la F1. Sono anni quindi che i piloti della massima competizione automobilistica del mondo si sfidano lungo le 14 curve del “Gilles Villeneuve”, delle quali 8 sono a destra e 6 a sinistra. Non è certo una pista tortuosa quella di Montreal, ma non per questo è una delle più brevi del mondiale: un giro di pista è lungo infatti 4,361 km, ed al termine delle 70 tornate previste i piloti avranno coperto una distanza complessiva di 305,270 km.

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Grazie al suo layout, fatto di lunghi rettilinei e brusche decelerazioni dalle alte velocità, il tracciato canadese è piuttosto stressante dal punto di vista meccanico. I piloti viaggiano infatti con l’acceleratore completamente pigiato per il 60% del tempo sul giro – con un consumo medio di carburante che nel 2017 è stato di 1,50 kg/giro -, raggiungendo al termine del lunghissimo rettilineo che porta alla Curva 13 velocità nell’ordine dei 330 km/h.

Non troppe sono state le cambiate mediamente registrate ad ogni passaggio nel corso dell’edizione 2017 (58), mentre piuttosto sollecitati sono i freni, messi duramente alla prova dalle brusche decelerazioni dalle alte velocità. Brembo considera il tracciato canadese come il più impegnativo per i propri impianti frenanti a causa delle tante staccate violente e ravvicinate, che non danno tempo a dischi e pastiglie di raffreddarsi a dovere tra una curva e l’altra. Tuttavia, solamente in 7 occasioni per ogni giro i piloti si affidano agli impianti della ditta italiana, utilizzati mediamente per 11″8 in ciascun passaggio, vale a dire per il 17% del tempo totale di gara. Il valore medio di decelerazione è però pari a 4,4 G, e a fine GP i piloti avranno esercitato sul pedale del freno un carico complessivo di poco inferiore alle 66 tonnellate, un peso che equivarrebbe a ben 118 alci canadesi. Le tre frenate più impegnative sono quelle di Curva 8, Curva 13 e Curva 10: nella prima le monoposto passano da 297 a 138 km/h in 1″66, percorrendo 97 m e raggiungendo un picco di decelerazione di 4,9 G, nella seconda si frena invece da 313 a 153 km/h in 1″59, percorrendo 98 m e con 4,8 G di decelerazione registrati ed infine, nella terza, si passa da 285 a 70 km/h in 2″44, percorrendo 126 m. Per quanto riguarda la forza G più elevata in curva, i piloti la subiranno in Curva 5, dove verranno sottoposti ad un’accelerazione pari a 3,4 G per 2″.

Per la prima volta a Montreal saranno ben tre le zone DRS: la prima area di utilizzo dell’ala mobile sarà sul lungo rettilineo che porta a Curva 13, la seconda invece verrà posizionata sul rettifilo di partenza / arrivo e la terza, infine, troverà posto nell’allungo che da Curva 7 porta a Curva 8. Solamente due saranno però i Detection Point: quello che consentirà di utilizzare il DRS nel rettilineo che conduce all’ultima chicane ed in quello di partenza sarà posizionato poco dopo l’uscita di Curva 9, mentre il punto di controllo della neonata zona d’utilizzo dell’ala mobile sarà posizionato poco prima dell’ingresso di Curva 7. Nel 2017, potendo fare affidamento solamente su una doppia zona DRS, i piloti sono riusciti a portare a termine 29 sorpassi. 

Per 22 volte nel corso della sua storia in Canada ha vinto il pilota che partiva dalla Pole, mentre chi è riuscito a trionfare sull’asfalto del “Gilles Villenueve” posizionandosi più indietro in griglia è scattato dalla 10^ casella. Vista poi la vicinanza dei muretti, come a Montecarlo è superiore al 50% (54%) la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car, mentre per effettuare un Pit Stop sono necessari complessivamente 22″790.

Il più veloce in prova, sul “Gilles Villeneuve”, è stato Lewis Hamilton, che con la sua W08 Hybrid nel 2017 ha fermato il cronometro sull’1’11″459, mentre in gara resiste il primato messo a segno da Rubens Barrichello nel 2004, quando sulla Ferrari F2004 riuscì a completare un giro in 1’13″622. Sulla distanza, infine, il più rapido è stato Michael Schumacher, che sempre a bordo della Ferrari F2004 transitò sotto la bandiera a scacchi dopo 1 H 28’24″803. Nel 2017 a trionfare è stato Lewis Hamilton, davanti a Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo. 

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Essendo un circuito semipermanente, il “Gilles Villeneuve” non ha un asfalto particolarmente abrasivo. Ecco perché Pirelli, come a Monaco due settimane fa, ha messo a disposizione di team e piloti le mescole più morbide della propria gamma, vale a dire le SuperSoft, le UltraSoft e le HyperSoft. Il fornitore di gomme milanese non prevede un eccessivo consumo delle proprie coperture, ma mette comunque in guardia le scuderie sul fronte del miglioramento della pista, con i tempi che prevedibilmente andranno abbassandosi di sessione in sessione. Per quanto riguarda le scelte effettuate dai team, solamente Mercedes ha deciso di non portare troppe HyperSoft per questo appuntamento: il team di Brackley è infatti la scuderia che avrà a disposizione meno gomme rosa (5), e c’è da scommettere che il poter avere qualche rossa e fucsia in più condurrà a delle strategie leggermente differenziate. Le pressioni minime imposte alla partenza, per quel che riguarda le gomme slick, saranno di 21 psi all’anteriore e di 19,5 psi al posteriore, mentre il massimo angolo di camber consentito sarà di -3,50° all’avantreno e -2,00° al retrotreno. Solitamente il meteo rappresenta un’incognita nel corso del GP del Canada, ma stando alle previsioni per quest’anno Intermedie e FullWet potranno riposare tranquille sotto le loro termocoperte: per tutto il weekend viene infatti previsto sole, con temperature medie nell’ordine dei 22°. 

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Il GP del Canada sarà ancora una volta trasmesso in diretta esclusiva su SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 trasmetterà qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del weekend:

Venerdì 8 giugno

16:00 – 17:30 -> FP1 | diretta SKY
20:00 – 21:30 -> FP2 | diretta SKY

Sabato 9 giugno

17:00 – 18:00 -> FP3 | diretta SKY
20:00 -> Qualifiche | diretta SKY / differita su TV8 a partire dalle 21:30

Domenica 10 giugno

20:10 -> GP Canada | diretta SKY / differita su TV8 a partire dalle 21:30





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow