A due settimane dallo sventolare della bandiera a scacchi sull’umido Gran Premio di Turchia la Formula 1 è pronta ad accendere nuovamente i motori. Dopo un anno di assenza il Circus più veloce del mondo torna oltreoceano, tra le sinuose curve del Circuit of The Americas di Austin, in Texas, per il 17° appuntamento di un Mondiale 2021 ancora ben lontano dall’avere una conclusione. Sono infatti solamente 6 i punti iridati che separano Max Verstappen e Lewis Hamilton, e se il #33 cercherà di conquistare una vittoria che manca da Zandvoort possiamo stare certi che il #44 farà tutto ciò che è in suo potere per ricucire il gap che lo separa dall’olandese.
L’ennesimo atto di una sfida che mette in palio il titolo iridato andrà in scena lungo i 5,513 km del CoTA, con tutti i piloti che dovranno completare 56 passaggi arrivando così a percorrere complessivamente 308,405 km. Il tracciato di Austin, scaturito dalla matita dello studio che fa capo ad Hermann Tilke – seguendo però i consigli di Kevin Schwantz -, nonostante la presenza di un lunghissimo rettilineo è un circuito piuttosto tortuoso: sono ben 20 infatti le curve che compongono il CoTA, delle quali 11 a sinistra e 9 a destra visto che il Circuit of The Americas si affronta in senso antiorario. Quello di Austin, tuttavia, rimane un tracciato piuttosto veloce: i piloti trascorrono infatti il 62% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato, e ciò comporta un consumo medio pari a 1,88 kg/giro.
Il CoTA è invece mediamente impegnativo, secondo i tecnici della Brembo, per quel che riguarda l’impianto frenante: solamente in 9 curve su 20 è infatti necessario fare affidamento al pedale del freno, ma il valore di decelerazione medio si attesta comunque sui 3,8 G data la presenza di ben 4 staccate in cui si registrano decelerazioni superiori ai 4,7 G. Per poco più di 17″ al giro i piloti dovranno ricorrere a dischi e pinze del fornitore italiano, il cui materiale sarà chiamato in causa per circa 16′: il 19% del tempo necessario per portare a termine l’intero GP. Ciascuna monoposto dissiperà poi attorno ai 220 kWh di energia, con i piloti che invece eserciteranno un carico sul pedale del freno pari a 51,3 tonnellate nell’arco dei 56 giri previsti. La staccata più impegnative del CoTA è quella di Curva 12, nella quale i piloti passano da 332 a 95 km/h, percorrendo 120 m in 2”38 e subendo una decelerazione di 5,6 G. Piuttosto stressato è infine il cambio, date le 56 cambiate registrate in media nell’ultima edizione, mentre la forza G più elevata in curva i piloti la subiscono durante la percorrenza di Curva 6: lì si registrano 4,6 G per 0″4.
Due saranno le zone DRS, con velocità massime che si prevede possano arrivare a toccare i 330 km/h. La prima area di utilizzo dell’ala mobile sarà posizionata sul lunghissimo rettifilo che da Curva 11 porta a Curva 12, con il Detection Point sito poco prima dell’ingresso di Curva 11, mentre la seconda troverà posto sul rettilineo di partenza / arrivo ed avrà il proprio Detection Point prima dell’entrata di Curva 19. Questa doppia area di utilizzo dell’ala mobile ha permesso all’edizione 2019 del GP di far registrare ben 60 sorpassi, mentre per quanto riguarda la Safety Car si attesta al 20% la possibilità di vederla scendere in pista.
Il record sul giro al Circuit of The Americas appartiene a Charles Leclerc, che nel 2019 ha fermato il cronometro sull’1’36″169 pur non riuscendo a salire sul podio. Nell’ultima gara corsa ad Austin a vincere è stato infatti Valtteri Bottas, che ha preceduto sul traguardo la vettura gemella di Lewis Hamilton e la Red Bull di Max Verstappen.
La Pirelli in occasione del GP degli Stati Uniti ha messo a disposizione di team e piloti la Hard C2, la Medium C3 e la Soft C4, ovverosia le mescole intermedie della propria gamma. “Anche se le squadre hanno accumulato tanta esperienza sul tracciato di Austin, quest’anno affrontano una pista che è cambiata un po’ rispetto al 2019, quando abbiamo corso qui l’ultima volta” – dice Mario Isola – “Circa il 40% della pista è stato riasfaltato, ma a causa delle restrizioni per il COVID-19 non abbiamo potuto inviare il nostro personale per analizzare il nuovo asfalto, quindi le sue caratteristiche sono un punto interrogativo per tutti: scopriremo gli effetti finali sugli pneumatici e sulle prestazioni della vettura in generale solo quando saremo lì. Come al solito, la nomination pneumatici è stata fatta sulla base dei dati ottenuti prima della gara, con le mescole centrali della gamma che ben si adattano alle circostanze. La battaglia per la vittoria del campionato si sta giocando sul filo del rasoio, quindi è chiaro che più ci avviciniamo alla fine della stagione, più ogni singolo elemento della strategia sarà determinante, come abbiamo visto nell’ultima gara in Turchia”. Pare poi che, almeno per questa volta, Intermedie e Full Wet possano rimanere tranquille nelle loro termocoperte: le previsioni meteo parlano infatti di un clima soleggiato per tutto il weekend, con temperature nell’ordine dei 28° di media.
Il GP degli USA sarà trasmesso in diretta da Sky Sport F1 (canale 207), mentre come al solito TV8 si preoccuperà di mandare in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend.
Venerdì 22 ottobre
• 18:30 – 19:30 -> FP1 | diretta Sky
• 22:00 – 23:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 23 ottobre
• 20:00 – 21:00 -> FP3 | diretta Sky
• 23:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 01:00 di domenica
Domenica 24 ottobre
• 21:00 -> GP degli Stati Uniti | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 23:00