La F1 torna al Montmelò. Dopo le due sessioni di test pre-stagionali è infatti tempo, per il Circuit de Catalunya, di accogliere nuovamente le monoposto del Circus, che da Baku hanno fatto rotta verso Barcellona per il quinto appuntamento stagionale di questo Mondiale 2018 che si preannuncia combattutissimo.
Le ostilità torneranno ad aprirsi su un circuito che ospita la Formula 1 sin dall’ormai lontano 1991, quando il Montmelò sostituì definitivamente Jerez de la Frontera. Il tracciato catalano è lungo 4,665 km, ed al termine dei 66 giri previsti i piloti avranno percorso complessivamente 307,104 km. Sono 16 le curve, delle quali 9 a destra e 7 a sinistra: un dato che è differente rispetto a quello del layout originario, visto che tra Curva 13 e Curva 16 a partire dal 2007 è stata inserita una chicane molto lenta. Si viaggia con l’acceleratore completamente pigiato per il 55% del tempo sul giro, ma nonostante questo valore il Montmelò non è una pista che mette apprensione ai team sul fronte dei consumi: nel 2017 infatti il valore medio registrato è stato di 1,59 kg/giro. La pista catalana non è particolarmente stressante né per il cambio (54 le cambiate in media registrate nel corso della passata edizione) né per i freni, con Brembo che classifica come mediamente impegnativo il tracciato del Montmelò.
I piloti trascorreranno in media 12″5 con il pedale del freno completamente pigiato – l’equivalente del 16% del tempo di gara -, dissipando nell’arco dei 66 giri di gara 178 kWh, pari a 3 volte il consumo orario dell’Ushuaia di Ibiza. Le frenate impegnative del Circuit de Catalunya sono solamente due, quella di Curva 10 e quella di Curva 1: nella prima i piloti passano da 308 ad 86 km/h, percorrendo 58 m in 2″32 e subendo una decelerazione pari a 5,2 G, mentre nella seconda si registra una inferiore decelerazione (5,0 G) nonostante si scali da 317 km/h e si percorrano 43 m in 1″51. La più alta forza G in fase di percorrenza i piloti la subiscono in Curva 9, dove per 1″ si toccano i 4,3 G, ed è per via della presenza di parecchi curvoni veloci che le squadre si presentano con pacchetti aerodinamici a carico piuttosto elevato. Ciononostante, nel corso del weekend si raggiungeranno velocità massime attorno ai 325 km/h grazie anche alla presenza di due zone DRS, una posizionata sul lunghissimo rettifilo di partenza / arrivo e l’altra piazzata invece nell’allungo che da Curva 9 porta a Curva 10. Due saranno conseguentemente anche i Detection Point, con il primo sito in uscita di Curva 15 e con il secondo messo invece poco prima dell’ingresso di Curva 9. Nonostante la doppia area di utilizzo dell’ala mobile, il Montmelò rimane comunque un circuito piuttosto ostico per chi vuole superare: nel corso dell’edizione 2017, infatti, sono stati messi a segno appena 16 sorpassi.
Per 26 volte nel corso della sua storia il Montmelò ha visto trionfare il pilota che partiva dalla Pole, mentre data l’ampiezza delle vie di fuga è piuttosto bassa la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car (la percentuale si attesta infatti al 24%). Per completare un Pit Stop ideale occorrono invece 21″544, comprensivi del tempo necessario per percorrere i 368 m di Pit Lane. Il record sul giro in prova – già ampiamente battuto nel corso dei test pre-stagionali – è di Lewis Hamilton, che con la sua Mercedes W08 Hybrid nel 2017 ha chiuso il giro in 1’19″149. In gara il più rapido è stato invece Kimi Raikkonen, che a bordo della Ferrari F2008 completò un passaggio in 1’21″670, mentre sulla distanza il record appartiene a Felipe Massa, che sulla Ferrari F2007 terminò il GP in 1 H 31’36″230. L’edizione del 2017 ha visto trionfare Lewis Hamilton, che transitò sul traguardo davanti a Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.
Per il GP di Spagna Pirelli ha messo a disposizione di team e piloti le Medium, le Soft e le SuperSoft, mescola che quest’anno debutterà in un weekend di gara sull’asfalto del Montmelò. Il consumo delle gomme, nonostante tutti i km accumulati da ciascuna scuderia in occasione dei test pre-season, sarà una vera incognita per via delle condizioni climatiche atipiche incontrate in Spagna ad inizio anno, e come se non bastasse il rifacimento dell’asfalto ha indotto la Pirelli a ridurre di 0,4 mm il battistrada dei pneumatici slick per scongiurare il rischio di surriscaldamento. Tutte queste variabili hanno dunque spinto i vari team ad operare delle scelte sì orientate verso la mescola più morbida tra quelle a disposizione, ma non in maniera così estrema come abbiamo visto fare anche nel recente passato. Solamente Williams e Renault hanno infatti deciso di portare in Spagna più di 7 treni di SuperSoft, con Mercedes che ha addirittura optato per 5 set di Soft ed altrettanti di SuperSoft. Le pressioni minime alla partenza per le gomme Slick saranno pari a 22,0 psi all’anteriore e 20,5 psi al posteriore, mentre il massimo angolo di camber concesso sarà di -3,25° all’avantreno e -1,75° al retrotreno. Strano a dirsi, infine, ma stando alle attuali condizioni meteo potrebbe esserci necessità di togliere le termocoperte alle Intermedie ed alle FullWet: se infatti le giornate di venerdì e sabato si preannunciano all’insegna del bel tempo e di temperature nell’ordine dei 21°, per domenica sarebbe previsto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe portare pioggia e 18° in quel del Montmelò.
Il GP di Spagna sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 farà vedere il weekend in differita. Ecco tutti gli orari del weekend, mentre per quelli di F2 e GP3 potete cliccare qui.
Venerdì 11 maggio
11:00 – 12:30 -> FP1 | diretta Sky
15:00 – 16:30 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 12 maggio
12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta Sky
15:00 -> Qualifiche GP Spagna | diretta Sky, differita su TV8 a partire dalle 20:00
Domenica 13 maggio
15:10 -> GP Spagna | diretta Sky, differita su TV8 a partire dalle 21:00