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Info, orari e record: guida al GP del Bahrain di F1





Sarà la notte del deserto del Bahrain a fare da scenario al secondo appuntamento stagionale del Mondiale di F1 del 2019. Tra le dune dell’autodromo di Sakhir, illuminati a giorno dai riflettori disseminati attorno al nastro d’asfalto arabo, Valtteri Bottas e compagni si daranno battaglia a due settimane di distanza dalla bandiera a scacchi sventolata in quel di Melbourne per ribaltare pronostici, trovare conferme o andare a caccia di rivalsa.

© Clive Mason / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Clive Mason / Getty Images / Red Bull Content Pool

Un giro di pista del Bahrain International Circuit, disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke e parte integrante del Mondiale di F1 dal 2004, è lungo 5,412 km, ed al termine dei 57 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza di 308,238 km. Sono 15 le curve del circuito, delle quali 9 a destra e 6 a sinistra, ed il tracciato di Sakhir può essere considerato veloce dato che i piloti trascorrono il 67% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato. Il consumo medio registrato nel 2018 è stato di 1,93 kg/giro, mentre sono stati 72 i cambi marcia registrati in media durante ciascun giro nel corso della passata edizione.

© F1
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Particolarmente stressato è invece l’impianto frenante, con Brembo che assegna a Sakhir un indice di difficoltà pari a 4 (su scala da 1 a 5). I freni vengono utilizzati dai piloti solamente per poco più di 15″ a giro – vale a dire il 18% del tempo di gara –, ma sono le elevate temperature e l’alto valore di decelerazione media (pari a 4,1 G) ad imporre agli impianti della ditta italiana uno sforzo non indifferente. Le staccate più impegnative in Bahrain sono quelle di Curva 1, Curva 14 e Curva 4: nella prima i piloti – che subiscono una decelerazione di 5,5 G – passano in 2″4 ed in 118 m da 331 km/h ad 83 km/h, nella seconda si aggrappano ai freni per 1″81 e 101 m – subendo di nuovo 4,9 G di decelerazione – ed infine nella terza subiscono 4,4 G di decelerazione mentre perdono 167 km/h di velocità in appena 106 m. Le velocità massime dovrebbero essere nell’ordine dei 330 km/h anche se i team in Bahrain preferiscono optare per un pacchetto aerodinamico a medio-alto carico, mentre la forza G più elevata in curva i piloti la subiranno durante la percorrenza di Curva 7, dove verranno sottoposti a 4,1 G

Saranno tre anche in questo GP le zone DRS, posizionate sul lunghissimo rettifilo di partenza, nell’allungo che da Curva 3 porta a Curva 4 ed infine sul rettilineo opposto all’arrivo, quello che da Curva 10 porta a Curva 11. Tre saranno quindi i pure Detection Point, uno piazzato poco prima dell’ingresso di Curva 14, un altro posizionato 50 m di Curva 1 e l’ultimo situato tra Curva 9 e Curva 10. La presenza di questa tripla zona d’utilizzo dell’ala mobile dovrebbe favorire i sorpassi, che durante l’edizione 2018 sono stati 46. Per 6 volte nel corso della storia il pilota che è partito dalla Pole Position ha ottenuto la vittoria nel GP, mentre il Pit Stop più rapido lo scorso anno – compreso di tempo di percorrenza della Pit Lane, lunga qui 426 m – è stato effettuato in 24″302. Bassa è, infine, la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car, che si attesta infatti al 29%. Per quanto riguarda i record, quello di Sakhir appartiene ancora oggi a Pedro De La Rosa, che con la McLaren-Mercedes MP4-20 nel 2005 riuscì a fermare il cronometro sull’1’31″447. Nel 2018 a trionfare fu Sebastian Vettel, che chiuse la gara davanti alle due W09 di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. 

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Pirelli per il GP del Bahrain ha messo a disposizione di piloti e Team gomme Hard C1, Medium C2 e Soft C3, con compound dunque di uno step più duri rispetto a quanto visto in Australia. Sakhir è un circuito che sottopone i pneumatici a forze longitudinali piuttosto importanti, e vista l’elevata abrasività dell’asfalto – a detta di Pirelli la più alta della stagione – si prevede che i team possano optare per una strategia a più soste. In passato la gara in Bahrain è stata molto combattuta dal punto di vista della strategia, come ad esempio nel 2018: speriamo che anche quest’anno sia così” – ha detto Mario IsolaLe mescole Hard C1 e Medium C2 nominate per questa gara sono leggermente più morbide rispetto a Hard e Medium del 2018, dovrebbero quindi adattarsi meglio alle caratteristiche di questo tracciato. La vera sfida sarà gestire la trazione, su un circuito variabile con temperature in calo e l’asfalto più abrasivo di tutta la stagione”. Come accade praticamente sempre, le scelte dei vari team sono andate tutte verso la mescola più morbida delle tre messe a disposizione da Pirelli, con almeno 8 set di Soft per ciascuna scuderia. Le pressioni minime alla partenza imposte dal fornitore milanese saranno di 21,5 psi all’anteriore e di 19 psi al posteriore, mentre il camber tollerato sarà di -3,75° all’avantreno e di -2,00° al retrotreno. Intermedie e FullWet, ovviamente a disposizione delle squadra, potranno per questa volta riposare sotto le termocoperte: le previsioni meteo parlano infatti di sole per tutto il weekend, con temperature medie nell’ordine dei 28°.

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Il GP del Bahrain sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre su TV8 andranno in onda le differite di qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di Formula 1, mentre per quelli della Formula 2 potete cliccare qui.

Venerdì 29 marzo

  • 12:00 – 13:30 -> FP1 | diretta su Sky
  • 16:00 – 17:30 -> FP2 | diretta su Sky

Sabato 30 marzo

  • 13:00 – 14:00 -> FP3 | diretta su Sky
  • 16:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30

Domenica 31 marzo

  • 17:10 -> GP Bahrain | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30




Tags : f1f1 2019formula 1gp bahraininfoorarirecordsakhir
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow