Anche la IndyCar rientra in pista in uno dei weekend più densi delle ultime settimane. Il teatro della sfida è un grande classico: Road America. Da qui ricomincia la lotta tra Chevy e Honda, da qui il Cravattino prova la riscossa. Ma il duello si traspone anche in classifica piloti, con Scott Dixon davanti a tutti e una muta di inseguitori pronta a sbranarlo.
La gara sarà trasmessa in Italia da Sky Sport Plus HD (canale 205 del digitale satellitare) in diretta, domenica 25 dalle 18.50. In America la copertura è assicurata da NBCSN. Per tutte le altre sessioni, il live streaming è gratuito su tutti i canali social (YT, FB e TW) della IndyCar Series. In particolare vi segnaliamo che le qualifiche saranno in streaming, in diretta, sabato 24 dalle 22.00 ora italiana.
Il Kohler Grand Prix (così si chiama il GP Indy di Road America) dura 358,325 km. Il totale è di 55 tornate su un circuito di 6.515 metri. La pista ha 14 curve, di cui 9 a destra e 5 a sinistra. Il circuito è pieno di saliscendi ed è dotato di lunghi rettilinei, su cui si possono raggiungere velocità di circa 320 chilometri orari.
Tra i 21 piloti che scatteranno sulla griglia di partenza c’è ancora Esteban Gutierrez. Il messicano aveva ceduto il posto a Tristan Vautier nella corsa ovale del Texas, ma è riuscito a chiudere un accordo con il Dale Coyne e affiancherà Ed Jones fino alla fine della stagione. È probabile che la prossima settimana, subito prima dell’Iowa Corn 300, il messicano assaggerà l’ovale per la prima volta in un test per debuttanti. Debutteranno sul circuito di Road America, oltre a Gutierrez, anche Ed Jones (che però ci ha corso in IndyLights) e anche JR Hildebrand.
Tra tutti i piloti in attività, l’unico che vanta una vittoria sulla pista di Road America è Will Power. L’australiano ha vinto in Texas e con una doppietta riuscirebbe a rilanciarsi verso il titolo. L’annata 2017 è stata finora molto sfortunata per il Team Penske e il #12 sarebbe felicissimo di intascare qualche punto per erodere il distacco che paga a Dixon.
Le statistiche non rassicurano la Honda, che l’anno passato non fece molto bene sul circuito del Winsconsin. A parte il secondo posto di Graham Rahal, s’intende. Ma il duello per la testa delle classifiche è molto più serrato di quanto si pensi. La classifica piloti vede 7 corridori nello spazio di una gara, cioè 49 punti (Scott Dixon primo a quota 326, e Josef Newgarden settimo a 277). Con Tony Kanaan, ottavo a quota 264, poco lontano. Power deve guadagnare circa 40 punti e se riuscisse a vincere potrebbe accorciare notevolmente. Dovrà però vedersela con Simon Pagenaud e Helio Castroneves, suoi compagni di squadra che rimangono solidi e che non hanno intenzione di farsi estromettere dalla lotta per il titolo.
Altra scheggia impazzita è proprio Josef Newgarden, ancora in lotta e atteso alla prova del nove. Ma gli attori che potrebbero infiammare Road America sono diversi: a cominciare dai due alfieri di AJ Foyt, ovvero Carlos Munoz e Conor Daly. Ma senza dimenticare il figlio d’arte più veloce dell’Oltreatlantico, Graham Rahal, che come dicevamo l’anno scorso qui andò a podio.
Assisteremo a un cambio classifica, con Simon Pagenaud (dopotutto a soli -13 da Dixon) a riprendersi la leadership? Riuscirà Will Power a replicare la vittoria dell’anno passato? La Honda terrà botta sul primo stradale dopo gare e gare di cittadini e ovali, o affonderà? Tutto questo lo scopriremo domenica prossima.