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Info, orari e… nessun record o diritto umano: guida al GP d’Arabia Saudita 2021 di Formula 1





Mentre il mondo intero alla vista delle foto che arrivano da Jeddah si chiede come – e perché – la Formula 1 abbia deciso di mettere così a repentaglio la propria credibilità, quella stessa F1 che tra mille polemiche ha deciso di sbarcare in Arabia Saudita è ormai ufficialmente pronta per iniziare il primo dei due fine settimana che decreteranno i Campioni del Mondo 2021.

Jeddah
© F1

Tanto la lotta tra Verstappen e Hamilton quanto la battaglia tra Red Bull e Mercedes si decideranno infatti lì, in quella penisola araba la cui semplice esistenza fa a cazzotti con lo sbandieratissimo slogan #WeRaceAsOne che campeggia in ogni dove nel Circus. Il primo Match Point della stagione il #33 lo avrà tra i muretti del nuovo – e ancora incompleto – circuito di Jeddah, novità assoluta del calendario 2021 nonché enorme incognita per tutti i protagonisti della F1. Lungo 6,174 km, realizzato nella zona costiera della città araba che dà il nome al tracciato e caratterizzato da velocità medie elevatissime, il Jeddah Corniche Circuit si compone di ben 27 curve, 16 delle quali a sinistra e 11 invece a destra. Tra gli onnipresenti muretti di quello che si presenta al mondo come un circuito cittadino, Max Verstappen, Lewis Hamilton & Co. dovranno percorrere 50 giri, coprendo dunque in totale una distanza di 308,4 km.

Jeddah
© F1

Stando alle simulazioni svolte dalle varie scuderie, quello di Jeddah sarà un tracciato particolarmente probante per i propulsori. Mercedes prevede infatti che i piloti trascorreranno il 79% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato, ed è anche alla luce di questi dati che in Casa Red Bull si sta valutando se sostituire o meno l’ICE (ormai affaticata) della vettura di Max Verstappen. Secondo Brembo il neonato circuito arabo sarà invece mediamente impegnativo per i freni: i piloti del Circus si aggrapperanno a pinze e dischi solo in 7 delle 27 curve del tracciato, un dato che in termini temporali si traduce in 9”6 di utilizzo medi durante ogni passaggio e nel 14% del tempo totale di gara. La staccata più impegnativa è quella dell’ultima svolta, alla quale le monoposto arriveranno dopo un allungo che inizia dalla Curva 22: in Curva 27 i piloti scaleranno da 317 a 110 km/h, impiegando 2”6 per percorrere 127 m e subire una decelerazione di 4,3 G. Mediamente stressato dovrebbe poi essere il cambio, con 42 cambiate previste nell’arco di ciascun passaggio, mentre la Forza G più elevata in percorrenza i piloti la subiranno nella Curva 13, lì dove secondo le simulazioni si registrerà un picco di 4,3 G.

Non contenti di avere realizzato un circuito dalle velocità medie iperboliche tra solidi muretti di cemento, in Formula 1 hanno deciso di munire il circuito di Jeddah di ben tre zone DRS, ciascuna con il proprio Detection Point. La prima area d’utilizzo dell’ala mobile sarà da Curva 20 a Curva 22 – con il Detection Point piazzato in uscita di Curva 17 -, la seconda zona DRS sarà invece da Curva 25 a Curva 27 (e lì invece il Detection Point sarà posto in ingresso di Curva 22) e infine la terza e ultima area d’utilizzo dell’ala mobile sarà sul rettifilo di partenza a e arrivo, con il Detection Point posizionato in entrata di Curva 27. Si prevede che le velocità massime possano essere vicine ai 330 km/h, mentre con una Pit Lane lunga 510 m si ipotizza che una sosta ai box ottimale possa costare circa 25”. Trattandosi di un circuito appena costruito, nessuna informazione può essere reperita tanto per le precedenti edizioni della corsa quanto per record di sorta. Secondo le simulazioni il tempo della Pole Position si aggirerà attorno all’1’28”, ma molto dipenderà dal grado di grip offerto da un asfalto sporco e ancora da… “spurgare”.

Pirelli, per il GP dell’Arabia Saudita, ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C2, le Soft C3 e le Medium C4, ovverosia i compound intermedi della propria gamma. “Jeddah rappresenta forse l’incognita più grande quest’anno visto che la pista è stata completata pochissimo tempo prima della gara” – ha dichiarato Mario Isola“Di conseguenza possiamo contare solo sulle simulazioni fornite dalla F1 e dai team e su altre informazioni che siamo riusciti a raccogliere per stabilire la nomination delle mescole. Questo circuito cittadino sembra essere diverso da ogni altro visto finora. L’alta velocità e l’alternarsi di curve giocheranno sicuramente un ruolo importante nel determinare il comportamento degli pneumatici. Jeddah ha più curve di qualsiasi altra pista in calendario, e una di queste – la 13 – ha anche un banking di 12°. Ci sono dunque un bel po’ di fattori che terranno gli pneumatici costantemente impegnati”. A disposizione di team e piloti ci saranno ovviamente anche Intermedie e Full Wet, ma com’era ampiamente prevedibile nessuna delle coperture da bagnato sarà utilizzata nel corso del weekend: le previsioni meteo parlano infatti di una fine settimana all’insegna del sole, con temperature medie nell’ordine dei 30°.

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita sarà trasmesso in diretta esclusiva da SkySport F1 HD (canale 207), mentre TV8 proporrà in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend, mentre il programma della Formula 2 potete consultarlo qui.

Venerdì 3 dicembre
14:30 – 15:30 -> FP1 | diretta Sky
18:00 – 19:00 -> FP2 | diretta Sky

Sabato 4 dicembre
15:00 – 16:00 -> FP3 | diretta Sky
18:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 20:15

Domenica 5 dicembre
18:30 -> GP Arabia Saudita | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:30





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow