A otto anni dall’ultima volta, un italiano torna finalmente a correre in Indycar: Luca Ghiotto sarà infatti al volante della vettura #51 di Dale Coyne Racing nelle prossime due gare di Barber e Indianapolis, in sostituzione di Nolan Siegel.
L’ultimo pilota italiano ad aver corso in Indycar fu Luca Filippi, nel 2016, sempre con Coyne. Dopo di lui, il nulla, fino all’annuncio di oggi. Luca Ghiotto salirà infatti sulla vettura numero #51 in sostituzione di Nolan Siegel, che sarà impegnato in Indy NXT, la categoria cadetta della Indycar. Il pilota vicentino correrà sia nel GP dell’Alabama a Barber, in programma questa settimana, che nel GP di Indianapolis, sul Road Course, che si disputerà tra due settimane, l’11 maggio. Sarà per lui il secondo impegno stagionale, siccome quest’anno è impegnato anche nell’European Le Mans Series con il team Inter Europol Competition, nonché un ritorno al volante di una formula, dopo essere stato la scorsa stagione collaudatore della Nissan in Formula E.
Dire che sono emozionato per questa opportunità è poco, e voglio ringraziare tutto il team per la fiducia. Si parte ovviamente con molti punti interrogativi: non ho mai guidato né queste macchine né su queste piste, in più ormai sono diversi anni che non gareggio su una Formula. È inutile provare a fare previsioni. Anzi, Barber sarà utile per imparare, fare esperienza e prendere confidenza. Resta il fatto che correre in Indycar è un sogno che si realizza e mi godrò ogni chilometro.
Luca Ghiotto
Ovviamente non sarà un esordio facile per lui. Coyne non è di certo un top team, e lui non solo non ha mai avuto modo di provare una Indycar in gara, ma ovviamente non ha mai girato a Barber, una pista complicata per i notevoli cambi di pendenza e per la carreggiata stretta. Si troverà a dover gestire le gomme, il carburante e il Push to Pass, tutti elementi nuovi. Resta però una grande opportunità per lui, che se dovesse far bene potrebbe anche trovare una nuova fortuna in America. Ricordando anche che dall’anno prossimo ci saranno (almeno) due vetture full time in più, con l’ingresso in Indycar di quella stessa Prema con cui ha già corso nelle categorie minori tra il 2011 e il 2013, e che potrebbe quindi tenerlo in considerazione.