Dopo 300 giri e l’annuncio del ritiro, Helio Castroneves ritorna protagonista della serie americana più veloce al mondo. L’Iowa Corn 300 se l’è aggiudicata il carioca, dominatore indiscusso sul catino della Corn Belt. Si rilancia in prospettiva campionato e si candida a sfidante Chevy del capoclassifica Dixon, mentre scendono le quotazioni degli altri piloti in gara.
Il brasiliano ha assunto il controllo della corsa al giro 20, quando ha scavalcato il compagno di squadra e poleman Will Power (dopo aver passato in precedenza JR Hildebrand). Castroneves ha guidato indisturbato per la maggior parte dei giri, contendendosi la leadership con JR Hildebrand. Strategia impeccabile e guida pulita gli hanno consegnato una vittoria che gli serviva come il pane per ridare ossigeno alle sue speranze iridate.
Un corridore che ha impressionato è JR Hildebrand, secondo allo start e autore di incursioni nelle posizioni che contano. Il pilota della #20 ha brillato anche a confronto col suo caposquadra Ed Carpenter, specialista di ovali che domenica scorsa ha concluso soltanto 12°. JR ha invece addirittura condotto la gara, dal giro 97 al 134. La gara dello statunitense è apparsa solida e ha ridato fiducia a un giovanotto che può ancora dire la sua nella IndyCar Series.
Chi ha deluso è stato Will Power. Il #12 era chiamato alla riscossa e doveva impersonare l’inviato speciale di Roger Penske ai piani alti della classifica. Ma il destino ha voluto altrimenti. Incapace di mantenersi solido e costante, ha battagliato con Castroneves nelle fasi centrali della gara mentre Hildebrand conduceva, ma più perché il brasiliano gestiva la macchina che per altro. Alla fine ha chiuso 4°. Newgarden (6° al traguardo) e Pagenaud (7°) hanno sgranocchiato qualche punto a Dixon ma confermano una performance al di sotto delle aspettative.
Ottimo rush finale per Ryan Hunter-Reay, che raddrizza un weekend negativo dell’Andretti Autosport. Il campione 2012 ha rimontato ben dodici posizioni, passando dalla 15^ casella in griglia fino al gradino più basso del podio: un’iniezione di fiducia in una stagione molto buia per il team di Michael Andretti. Tra l’altro, continua la striscia negativa del figlio Marco: il #27 è partito penultimo e ha concluso penultimo, davanti a Ed Jones (che gli pagava un giro di ritardo) e altri tre ritirati. Ancora peggio è andato al team di AJ Foyt: sia Daly sia Muñoz si sono ritirati.
Altalenante la performance dello Schmitt Peterson. James Hinchcliffe ha concluso in decima piazza, un posto più indietro rispetto alla partenza. Mikhail Aleshin invece ha accusato sovrasterzo per tutta la corsa finché non ha perso il controllo della vettura al giro 57 e si è schiantato contro il muro. Così è entrata in pista la prima caution. La gara ha subito interruzioni quando le macchine di Foyt sono andate a muro una dopo l’altra (al giro 182 è sventolata la bandiera rossa per l’incidente di Daly). L’ultima caution è scoppiata per qualche goccia di pioggia.
Castroneves ha vinto la corsa dopo ben 54 gare di digiuno: ha marchiato la vittoria numero 30 nella categoria e adesso è a soli 8 punti da Scott Dixon. Per la prima volta da anni Helio sembra capace di poter lottare per il titolo piloti IndyCar. La classifica si è notevolmente sgranata in questa corsa: Pagenaud, terzo, è a quota 372 (contro i 403 di Dixon), e addirittura Power è a 350. Il capolista Scott Dixon è arrivato 8° sotto la bandiera a scacchi e adesso conduce per l’appunto a 403 lunghezze. Adesso deve ammortizzare i danni nelle prossime tappe.
Crolla il vantaggio Honda di ben 31 punti: adesso la sfida con Chevrolet vede 885-866 per la Casa nipponica. Si conferma la tendenza catastrofica per il pacchetto giapponese sugli ovali corti.
La prossima corsa si correrà a Toronto, un circuito cittadino in cui Chevrolet è imbattuta dal 2013. È la prima occasione per il Costruttore americano per sovvertire la classifica costruttori? Potrà Castroneves riallacciare la sfida con Dixon? Qualcun altro romperà le uova nel paniere ai primi due in classifica (magari proprio Newgarden)? Appuntamento a domenica 16 luglio…