Quando lunedì pomeriggio, al termine del breve shakedown effettuato durante il filming day, RedBull ha fatto sapere di non aver sfruttato tutti i 100 km extra-test che la FIA mette a disposizione delle scuderie di F1 per la realizzazione di clip commerciali, si era semplicemente pensato ad una scelta ponderata da parte degli uomini di Milton Keynes. Si era infatti ipotizzato che il team di Christian Horner avesse in programma un secondo filming day nei prossimi giorni, e che quindi avesse preferito conservare un po’ di quel kilometraggio per raccogliere qualche altra immagine in un secondo fire-up della nuova RB14. Invece, stando a quanto trapelato dal paddock di Silverstone, la causa dello shakedown più breve del previsto sarebbe completamente diversa.
Daniel Ricciardo, semplicemente, sarebbe andato a sbattere con la nuova nata di Adrian Newey contro le barriere del tracciato inglese. Il #3 della RedBull, sceso in pista per un breve check della vettura – che si è accesa con qualche difficoltà a causa di un problema con il pescaggio della benzina, che ha addirittura costretto gli uomini RB a smontare il fondo piatto della monoposto – pare sia stato tratto in inganno dall’asfalto bagnato di Silverstone, finendo a muro con la sua RB14 dopo aver attraversato una pozza d’acqua. L’australiano, vista anche la bassa velocità a cui è accaduto l’incidente, non ha riportato alcuna conseguenza fisica, mentre un po’ peggio è andata alla sua nuova monoposto: l’ultima nata di Casa RedBull ha sbattuto di muso contro le barriere, ed è quindi tornata ai box con ala anteriore, sospensione e parecchi elementi aerodinamici dell’avantreno (come turning vanes e bargeboard) danneggiati.
L’incidente sarebbe avvenuto all’inizio di un tentativo di long run da parte di Ricciardo, che fino a quel momento si era limitato ad effettuare degli installation lap di modo tale da far simulare anche dei Pit Stop ai suoi meccanici, ed avrebbe costretto i ragazzi di Milton Keynes a lasciare il circuito di Silverstone decisamente prima del previsto. Incidente e difficoltà di accensione a parte, sembra comunque che la RB14 abbia dato dei primi riscontri positivi ai tecnici RedBull: Daniel Ricciardo si è detto soddisfatto del primo impatto avuto – pessima scelta di parole Daniel, pessima scelta di parole – e sembra che anche la nuova Power Unit Renault abbia fornito al team inglese le indicazioni che si aspettavano.
Ora, dopo aver dovuto accelerare la produzione di pezzi di ricambio a causa di questo piccolo inconveniente, la scuderia di Horner e Newey si sta preparando per trasferirsi in Spagna, dove tra 5 giorni si accenderà il primo semaforo verde della sessione di test pre-stagionali della F1. Inutile dire però che se il buongiorno si vede dal mattino, in RedBull stanno davvero sperando che la stagione 2018 finisca ancora prima di cominciare.