Sono state giornate molto piene nella sezione di Alzenau di Hyundai Motorsport, con la casa coreana che ha messo a punto gli ultimi dettagli di due contratti chiave già ipotizzati da tempo. Nell’arco di poco più di 24 ore si è andata sostanzialmente a completare la line-up dei piloti che correranno il Mondiale Rally 2018 con una i20 ufficiale.
Il primo colpo in ordine cronologico è arrivato mercoledì mattina, e si tratta di un nome uscito dalla lista dei papabili per l’unico posto a disposizione nel nuovo programma R5 che inizierà il prossimo anno. A spuntarla è stato il finlandese Jari Huttunen, del quale probabilmente vi ricorderete per l’impronosticabile vittoria ottenuta nella tappa di casa del WRC-2 (unico pilota privato a vincere quest’anno insieme ad Ole-Christian Veiby, entrambi per il team Printsport). Il giovane talento scandinavo, nonostante l’età di soli 23 anni, vanta già un discreto palmares, frutto delle vittorie di classe ottenute in molte delle gare concluse a partire dalla scorsa stagione.
Nel 2016 il pilota, navigato dal 37enne Antti Linnaketo, ha infatti vinto 6 delle 7 gare della ADAC Opel Rallye Cup, giungendo terzo nell’unica occasione in cui ha mancato il bersaglio grosso. Quest’anno, nonostante il passaggio a gare con una competizione più accesa, la solfa è cambiata poco: 11 partecipazioni, 6 vittorie di classe e 2 secondi posti (oltre a 3 ritiri). L’incredibile exploit riportato poco sopra, realizzato peraltro nella prima gara corsa nel WRC-2, è probabilmente stato decisivo nel convincere la dirigenza ad assegnargli il posto tanto ambito.
Tuttavia Michel Nandan e colleghi non si sono limitati a questo. Anzi, ad un solo giorno di distanza hanno presentato al pubblico un colpo ancora più grosso che potrebbe condizionare pesantemente la stagione che verrà. È stato infatti ulteriormente prolungato il contratto di Andreas Mikkelsen, che rimarrà nel team fino a fine 2019. Si tratta di una soluzione molto particolare e per certi versi inattesa, perché Hyundai aveva già 3 piloti sotto contratto fino al termine della stagione 2018.
Difficile pensare ad una rotazione lungo l’arco di tutta la prossima stagione, poiché questo di fatto escluderebbe almeno 2 piloti dalla lotta per il titolo. Più probabile ipotizzare l’ingresso di una quarta vettura, permessa dal regolamento, che farebbe però lievitare notevolmente il costo per gara sostenuto dalla casa madre. A questo punto ci sarebbe da valutare la reazione delle altre squadre: accetterebbero la superiorità numerica di una rivale così pericolosa o correrebbero ai ripari allestendo anche loro una quarta auto?
Comunque vada a finire, a livello sportivo è un gran sollievo sapere che un talento come Mikkelsen avrà un sedile fisso per i prossimi 2 anni. Inoltre, rassicurato sul proprio futuro, è sicuro al 99,9% che il norvegese metterà anima e corpo nell’obbiettivo che avrà nelle ultime gare di quest’anno: cercare di mettersi tra Ogier e Neuville per aiutare lo storico amico nella rincorsa al sogno iridato.