A interrompere l’infilata di vittorie di Lewis Hamilton che andava avanti dal 2017 sul circuito spagnolo del Montmelò, ci ha pensato Kevin Magnussen. Il #20 stava cercando di superare il pilota della Mercedes all’esterno di Curva 4 al primo giro di gara quando un contatto tra le ruote anteriori delle due monoposto ha fatto finire fuori strada il pilota della Haas e provocato una foratura al #44, relegandolo così in 19° posizione dopo una pausa forzata ai box.
“Quella foratura è stata una gran sfortuna, ma non mi sono arreso” ha dichiarato Hamilton che, nonostante lo sconforto iniziale lo avesse addirittura spinto a chiedere il ritiro, può reputarsi più che soddisfatto del recupero. La perseveranza e un incredibile passo gara, l’hanno infatti portato a sfrecciare sotto la bandiera a scacchi al 5° posto, appena dietro un Carlos Sainz già puntato nel mirino e lasciato scappar via a due giri dalla fine per gestire un “rischio di DNF” – che si è poi scoperto essere solo una perdita d’acqua – segnalatogli dal muretto.
“Mi è dispiaciuto molto non lottare con Sainz per la quarta posizione, soprattutto dopo essere arrivato lì da dove ero partito” ha detto Hamilton e, come Ricciardo, anche lui ha fatto un pensiero sulle elevate temperature del circuito.
“Oggi faceva molto più caldo del previsto, quindi è stata dura per tutti con queste macchine. Non so esattamente cosa sia successo alla macchina, non ho parlato con la squadra… ma ho dovuto guidare a metà regime e cercare continuamente di sollevare il fondo della vettura per far entrare aria fresca nel motore nel tentativo di raffreddarlo”.
L’incredibile passo gara tenuto in pista da entrambe le vetture – e che è valso al compagno di squadra un combattuto e meritato 3° posto – permette però a Hamilton e alla Mercedes di guardare oltre gli inconvenienti del weekend, poiché sul piatto della bilancia i risultati positivi del fine settimana spagnolo pesano ben di più di quelli negativi. L’intero team era infatti già arrivato a Barcellona con un rinnovato ottimismo per agli aggiornamenti che sperava potessero limare il gap con Ferrari e Red Bull, e per il Team Principal della Mercedes, che si dichiara “sempre molto pessimista”, il risultato raggiunto è addirittura più di quanto osasse sperare.
“La gara è andata meglio del previsto, ce la siamo giocata in modo pulito e abbiamo recuperato ben mezzo secondo sui primi dal distacco che avevamo”.
Per trovare una risposta alla domanda che si fa Hamilton, “chissà dove saremmo arrivati senza quella foratura iniziale” non si dovrà dunque attendere molto e già Monaco potrebbe rappresentare l’occasione per la Mercedes di confermare il passo ritrovato sul circuito spagnolo. Intanto, Toto Wolff di dubbi non ne ha: “Nella macchina c’è ancora del potenziale che possiamo sbloccare, ne sono sicuro”.