Qualifiche con il…dubbio. Lewis Hamilton si prende un’altra Pole Position nel GP di casa, diventando l’uomo più veloce della storia con questa configurazione del tracciato di Silverstone grazie a quel suo 1’26″600 che è stato semplicemente inavvicinabile per tutti. Ma Lewis Hamilton si prende anche un’investigazione per aver forse ostacolato Romain Grosjean, lasciando quindi sospeso il verdetto delle qualifiche. Per ora comunque di fianco al #44 scatterà Kimi Raikkonen, che proprio all’ultimo tentativo ha soffiato la seconda posizione a Sebastian Vettel, in seconda fila assieme a Max Verstappen, diventato 4° in griglia nonostante il quinto tempo – alle spalle di Bottas – proprio grazie alla penalità del finlandese. Bene anche Hulkenberg, 5°, e Vandoorne, addirittura 8°, mentre deludono Alonso – che aveva invece emozionato nella prima parte delle qualifiche caratterizzate dalla pioggia -, le due Toro Rosso e le due Williams. Ecco la cronaca completa.
La Q1 delle qualifiche del GP di Gran Bretagna si apre sotto una pioggia piuttosto fitta, che costringe tutti i piloti a montare le Intermedie per i loro primi tentativi cronometrati. Ricciardo ed Hulkenberg dettano il ritmo in questa fase iniziale, ma la gloria del #3 è di breve durata visto che la sua RB13 si ammutolisce per un problema al turbo costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa. Durante i minuti di interruzione l’intensità della pioggia cala, e le condizioni della pista iniziano a migliorare mentre i tempi si abbassano. Risalgono la china le Mercedes e le due Ferrari, ma a scombinare totalmente la classifica ci pensa Fernando Alonso: l’asturiano decide infatti di passare dalle Intermedie alle SuperSoft proprio all’ultimo momento, e non prende la bandiera a scacchi per questione di millesimi. Potendo a quel punto fare affidamento sulle migliori condizioni della pista possibili nella Q1, il #14 si prende la vetta della classifica in 1’37″598, staccando di 1″3 Verstappen e di 1″4 Hamilton. Bene Hulkenberg, 4° con la Renault, così come Ocon (6°) e Vandoorne (8°). Gli esclusi invece sono Lance Stroll – a 7 decimi da Felipe Massa, 13° -, Kevin Magnussen (a mezzo secondo da Grosjean, 15°), le due Sauber con Wehrlein davanti ad Ericsson e Daniel Ricciardo, che ha abbandonato anzitempo la sessione per via di quel guasto al turbo.
Ecco la classifica al termine della Q1:
In Q2 la pioggia smette di cadere, ma le condizioni della pista pur permettendo a tutti di montare da subito le Slick sono in continuo miglioramento e quindi impongono a tutti i piloti di girare con una certa continuità. L’unico che tenta l’azzardo della qualifica con la gomma Soft – viste anche le 5 posizioni di penalità che lo costringeranno ad una gara in rimonta – è Bottas, che si piazza 2° alle spalle di Lewis Hamilton, autore di un 1’27″893 che diventa il tempo più basso fatto registrare nel corso di questo weekend. Dietro le due Frecce d’Argento si piazzano poi le due Ferrari, con Vettel davanti a Raikkonen, a precedere un ottimo Nico Hulkenberg, particolarmente a proprio agio con queste condizioni di grip. Gran prestazione anche di Grosjean, 7° mentre Magnussen era stato escluso addirittura nella Q1, ma soprattutto di Stoffel Vandoorne, che porta la MCL32 in Q3 rifilando mezzo secondo a Fernando Alonso, per la prima volta in questo 2017 battuto in qualifica dal compagno di squadra. Assieme all’asturiano – che partirà comunque ultimo domani per via delle posizioni di penalità in griglia accumulate – sono poi esclusi Jolyon Palmer (a 9 decimi da Hulkenberg), Kvyat, Sainz e Felipe Massa, in difficoltà con la sua FW40.
Ecco la classifica al termine della Q2:
In Q3, ovviamente, tutti da subito in pista con le SuperSoft. Al termine del primo tentativo c’è Hamilton davanti a tutti con un velocissimo 1’27″231, ma Vettel dimostra di non essere lontano fermandosi ad appena 199 millesimi di ritardo dal crono dell’inglese. Dietro i due contendenti per il titolo mondiale si piazzano i rispettivi compagni di team, con Bottas per pochi millesimi davanti a Raikkonen. Dopo le due Ferrari e le due Mercedes nessuno riesce a rompere il muro dell’1’28”, e quindi già Verstappen ed Hulkenberg – 5° e 6° – accusano distacchi superiori ad 1″. Ma Hamilton non è pago, e nonostante un’investigazione aperta per valutare se il pilota inglese abbia ostacolato o meno un tentativo di Grosjean, chiude il proprio secondo tentativo con uno strepitoso 1’26″600, che tiene ad oltre mezzo secondo di ritardo Kimi Raikkonen, proprio all’ultimo capace di togliere la prima fila a Sebastian Vettel, 3° a 756 millesimi dal crono dell’inglese. 4° – ma prenderà il via in nona posizione per via della sostituzione del cambio – è Valtteri Bottas, davanti a Max Verstappen, ad un ottimo Nico Hulkenberg, al duo delle Force India – con Perez davanti ad Ocon – ed a Vandoorne e Grosjean, che prenderanno il via dalla quinta fila.
Ecco la griglia di partenza del GP di Gran Bretagna (al netto delle 5 posizioni di penalità di Bottas e Ricciardo e delle 30 di Alonso):