In 12^ posizione, staccato di oltre 1”6 dalla vetta della classifica occupata dalla Ferrari di Charles Leclerc. Difficile credere che Lewis Hamilton, dopo l’incoraggiante domenica vissuta in Spagna, si aspettasse di chiudere così il venerdì del Gran Premio di Montecarlo.
Il #44, alla guida di una Mercedes che addirittura Mattia Binotto aveva pronosticato più vicina alle posizioni di testa, si è infatti ritrovato a faticare non poco tra le stradine del Principato. La W13, ritornata ad avere una parvenza di docilità al Montmelò, sul toboga monegasco è parsa compiere diversi passi indietro ricominciando a fare le bizze. E minando forse le – poche – certezze con cui gli uomini di Brackley credevano di arrivare a Montecarlo.
Ad avere reso particolarmente difficile la giornata di Lewis Hamilton è stato, neanche a dirlo, il “bouncing” che la Freccia d’Argento Spec. 2022 sembra avere congenito. Bouncing che però, questa volta, non dipende solo e soltanto dalla complessa W13. “Per prima cosa, il circuito non è mai stato così tanto sconnesso” – spiega infatti il sette volte Campione del Mondo – “Probabilmente è uno dei tracciati più sconnessi su cui abbia mai guidato, il che rende tutto molto più complesso del solito. In secondo luogo, bisogna ammettere che qui la nostra vettura rimbalza davvero tanto. È un tipo di bouncing diverso da quello che abbiamo riscontrato nei precedenti GP: ora subiamo questo fenomeno anche alle basse velocità, e per di più sappiamo che non è connesso all’aerodinamica”.
“Credo che le sconnessioni presenti in pista abbiano ulteriormente peggiorato il tutto” – prosegue il #44 – “Non si tratta però di dovere imparare il circuito in modo diverso, ma mi trovo a combattere con l’auto e riuscire a mettere assieme un buon giro ti porta a dire ‘Wow… che fatica!’. Non ricordo di avere mai provato qualcosa del genere prima d’ora. Chiudere un giro pulito è complesso, ma credo che nel corso delle FP2 abbiamo fatto alcuni passi in avanti: nel momento in cui si trattava di spingere il grip non era così terribile come nelle FP1”. “Il fatto è che sembra ti debbano uscire gli occhi fuori dalle orbite, quindi dovremo cercare di limitare al massimo questo bouncing. Viste e considerate le nostre difficoltà non credo che riusciremo a tenere il passo di Ferrari e Red Bull, ma penso che potremo lottare per essere davanti alle McLaren”, ha infine concluso Lewis Hamilton, fiducioso del fatto che nel sabato di Monaco i suoi bulbi oculari possano rimanere ben saldi al proprio posto.