E con questa sono 6. Lewis Hamilton rafforza il proprio dominio in terra canadese andando a prendersi la vittoria al termine dei 70 giri del GP di Montreal, corsi praticamente in solitaria dopo che una partenza caotica ha consegnato Sebastian Vettel al fondo dello schieramento, chiamando il tedesco ad una rimonta furibonda dall’ultima posizione.
Il #44 della Mercedes ha infatti corso senza commettere il minimo errore, prendendo la testa della gara sin dalle prime battute, difendendosi bene da Verstappen nella ripartenza dopo la SC e imponendo un ritmo inavvicinabile per chiunque, approfittando del passaggio un po’ a vuoto delle Ferrari per ricucire in parte il gap da Vettel in classifica piloti. Al secondo posto si piazza infatti Bottas, arrivato al traguardo con quasi 20″ di ritardo dall’inglese, e a chiudere il podio ci pensa Daniel Ricciardo, che porta a casa punti pesantissimi al termine di una gara solida ma senza particolari acuti.
Bisogna scendere fino al 4° posto per trovare la prima delle Ferrari, quella di Sebastian Vettel. E, se il tedesco non si fosse reso protagonista di una bella rimonta, ci sarebbe potuto essere il rischio di dover scorrere ancora di più la classifica. Il #5 infatti, la cui ala anteriore è stata colpita dalla posteriore sinistra di Verstappen – autore di una partenza monstre – in Curva 1 costringendolo ad un Pit anticipato, era piombato in ultima posizione prima di iniziare a risalire la china nonostante un problema al fondo piatto. 5° e 6°, in un GP che sarà foriero di “veleni” interni, sono rispettivamente Perez ed Ocon: bella gara per entrambi, ma su quella del messicano pesa l’essersi rifiutato di far passare Ocon per provare a prendere Ricciardo – ed il podio – mentre in quella del francese non può essere notato un primo stint con le UltraSoft vicinissimo alla soglia dei 40 giri percorsi.
Solamente 7° è poi Kimi Raikkonen, anche lui afflitto da problemi al fondo piatto nella prima fase di gara e poi da un’altra noia tecnica nelle ultime battute del GP, quando anche Iceman si apprestava ad attaccare le due Force India per cercare di agguantare il podio. Ecco perché il #7 precede di solamente 2″ la Renault di Hulkenberg, buon 8° dopo aver trascorso una gara in lotta con Stroll e Grosjean, rispettivamente 9° e 10°. Particolarmente degna di nota è la prestazione del giovane canadese, che nella gara di casa mette in mostra una guida finalmente pulita e che riesce a prendere i suoi primi punti iridati in carriera, ma è buona la gara anche del pilota della Haas, che raddrizza un GP nato stortissimo per via dell’incidente che nelle prime fasi lo ha visto coinvolto assieme a Sainz e Massa.
Appena fuori dai primi 10 invece Jolyon Palmer, che precede Magnussen, Ericsson ed i deludenti Vandoorne e Wehrlein, apparsi lontanissimi dalle prestazioni messe in mostra dai compagni di squadra. Il giovane belga, in particolare, ha forse sofferto più del previsto il ritorno in F1 di Fernando Alonso, che anche oggi era saldamente in zona punti nonostante le infime prestazioni velocistiche della sua McLaren prima che, a soli due giri dal termine, la sua PU Honda non ha deciso di voler regalare un altro dispiacere all’asturiano, che figura comunque 16° in classifica nonostante il prematuro ritiro.
Primo dei ritirati è invece Kvyat, la cui gara si era aperta in maniera difficile visto lo stop sulla griglia di partenza della sua STR12, e la giornata nera per le vetture sotto l’egida della RedBull è confermata anche dai ritiri di Verstappen e di Sainz. L’olandese, dopo essere balzato addirittura 2° nei primi giri con una partenza impressionante, è stato costretto al ritiro da un problema tecnico occorso alla sua RB13 mentre era impegnato a cercare di tenere il ritmo di Hamilton, mentre lo spagnolo, invischiato in un contatto con Grosjean prima di Curva 2, è finito in un testacoda incontrollato colpendo con violenza l’incolpevole Massa, che è appunto l’altro pilota ritirato quest’oggi.
Ora ci saranno due settimane di tempo per rifiatare: poi, nel weekend del 25 giugno, si andrà in Azerbaijan per il GP di Baku. E sarà di nuovo lotta serrata.
Ecco l’ordine di arrivo dopo i 70 giri di gara: