Dopo quella del Nurburgring e la strepitosa edizione di Le Mans, è tutto pronto per la terza 24 Ore nell’arco di un mese. Ai nastri di partenza l’edizione del Centenario della 24 Ore di Spa, che prenderà il via sabato pomeriggio con ben 66 GT3 che si contenderanno il primato nell’Università dell’automobilismo. Favorita d’obbligo (viste le due precedenti edizioni) è la BMW #98 di Rowe Racing, ma sono tanti gli equipaggi in grado di contendere la vittoria al trio Wittmann, Yelloly, Eng. E non dimentichiamoci che a Spa, più di qualunque altra pista, è obbligatorio fare i conti con il meteo.
Record, info, entry list e equipaggi da attenzionare
Corsa per la prima volta nel 1924 (con vittoria di Henri Spriungel e Maurice Becquet su Bignan), una delle Endurance più prestigiose al mondo è arrivata all’edizione del suo Centenario: la 24 Ore di Spa, alla sua 76a edizione, promette spettacolo con 66 GT3 in pista schierate da 9 marchi diversi (Ferrari, Lamborghini, Porsche, BMW, Mercedes, Aston Martin, McLaren, Audi, Ford). L’edizione 2023 aveva visto completati 537 giri in totale, al termine dei quali era arrivata la vittoria della BMW M4 GT3 #98 di ROWE Racing seguita a 11.2 secondi dalla Mercedes AMG GT3 di Raffaele Marciello, Timur Boguslavskiy e Jules Gounon. La terza posizione l’aveva invece conquistata l’Audi del Team Scherer Sport PHX di Luca Engstler, Kelvin van der Linde e Nicki Thiim. Dopo l’avventura con la vettura dei quattro anelli, il danese quest’anno torna “a casa”: sarà infatti al volante della nuovissima Aston Martin Vantage GT3 EVO (insieme a Mattia Drudi e Marco Sorensen).
Come da regolamento GTWC, le vetture in pista saranno suddivise nelle 4 abituali Classi che danno origine ognuna alla propria classifica: oltre alla PRO (che non è una Classe, ma semplicemente l’assoluta) che vede 24 auto iscritte, 21 vetture faranno parte della Bronze Cup (un PRO, due semi-pro e un Bronze obbligatori per comporre un equipaggio), 6 della Gold Cup, 5 della PRO/AM e 10 della Silver Cup.
la 24 Ore di Spa 2024 è, a conti fatti, solo la seconda tappa della Endurance Cup che compone la metà della stagione del GT World Challenge. Il primo appuntamento (la 3 Ore del Paul Ricard) aveva visto trionfare la BMW #998 di Rowe Racing con Augusto Farfus, Dan Harper e Max Hesse.
Occhi puntati su Ferrari: la 296 GT3 ha finito il periodo di maturazione e la pista belga si sposa perfettamente alle caratteristiche della 6 cilindri di Maranello. La compagine di Amato Ferrari, forte della vittoria a Le Mans in Classe Hypercar con la 499P #50, punta nel 2024 ad ottenere una vittoria anche con la sua GT ottenendo un nuovo successo assoluto alla 24 Ore di Spa (dopo quelle del 2021, 2004, 1953, 1949) affidandosi all’equipaggio #51 di Alessio Rovera, Alessandro Pier Guidi e Davide Rigon.
Aston Martin si presenta con un progetto nuovo: la Vantage GT3 EVO è una macchina molto bilanciata e sofisticata aerodinamicamente, guidata da un trio decisamente interessante (citato in precedenza), portando peraltro in griglia un numero iconico per la casa britannica: #007.
Mercedes è il marchio che porta più vetture in griglia: ben 14 saranno gli esemplari della “certezza” AMG GT3, con la #2 di GetSpeed (Gounon, Stolz, Schiller) e la #48 di Mann Filter (Engel, Morad, Auer) chiaramente da attenzionare in quanto dotate di piloti dalla grande velocità ed esperienza.
Da non sottovalutare Porsche, presente in ben 12 esemplari con la 911 GT3R (992): soprattutto in condizioni miste (tipiche in Belgio), la vettura di Stoccarda è la più competitiva, in grado di adattarsi benissimo all’asfalto viscido e insidioso. E sappiamo benissimo quali siano le qualità di alcuni dei suoi equipaggi: per citarne alcuni, attenzione alla #96 del Team Rutronik Racing che schiera Julien Andlauer/Sven Muller/Patrick Niederhauser e alla #992 di HubAuto Racing con Kevin Estre/Patrick Pilet/Laurens Vanthoor.
Lamborghini perde purtroppo una vettura, ossia quella delle Iron Dames; le veloci Gatting/Bovy/Frey/Pin hanno alzato bandiera bianca a pochi giorni dal via della 24 Ore di Spa 2024 a causa dell’infortunio subìto da Bovy durante la prova IMSA a Watkins Glen; per la padrona di casa di Spa si è trattato di un impatto piuttosto violento che ha causato una commozione cerebrale, che necessita di tempo a riposo per essere guarita. Saranno invece presenti le altre 5 Lamborghini Huracan GT3 EVO2, con la #63 di Iron Lynx guidata da Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli (autore della strepitosa SuperPole 2023 e che abbiamo intervistato a Le Mans) come unica – e velocissima – rappresentante del team italiano e con la #163 del GRT che punta a fare bene con Perera/Mapelli/Pepper.
Passando al capitolo BMW, ricordiamo la gioia ottenuta nell’edizione 2023 da ROWE Racing che ha dimostrato come la vettura bavarese si adatti bene alle caratteristiche del tracciato sulle Ardenne. Ma attenzione, perché in Team WRT si cerca la vittoria in casa: la squadra belga guidata da Vincent Vosse, infatti, schiera dei determinati Valentino Rossi/Maxime Martin/Raffaele Marciello sulla #46. Esperienza e velocità non mancano, forti anche della costante crescita del Dottore, sempre più a suo agio con la vettura bavarese con la quale è reduce da vittoria e podio nel weekend Sprint Cup di Misano.
Per conoscere nel dettaglio la Entry List completa della 24 Ore di Spa 2024 vi invitiamo a cliccare su questo link.
Il circuito di Spa-Francorchamps: il nuovo asfalto è la principale novità
Grandissima novità per il 2024: dalla curva Karting ( Courbe Paul Frère) fino al tornante Bruxcelles è stato posato un nuovo asfalto. Tutti i piloti hanno raccontato di un netto miglioramento del grip, permettendo di scendere addirittura sotto i 2 minuti e 16 secondi durante i paid test del martedì.
La prima peculiarità che gli appassionati noteranno (o hanno notato nelle edizioni precedenti) è che viene usato il traguardo “storico”, quindi sulla discesa che porta ad Eau Rouge. A serbatoio scarico Eau Rouge e soprattutto Raidillon si affrontano in pieno, ad oltre 240 km/h: qui la macchina prima si comprime e poi, scollinando dal Raidillon, si alleggerisce andando quasi in massima estensione. La sensazione di alleggerimento è incredibile e garantisce al pilota un sorriso ad ogni passaggio. Si prosegue sul rettilineo (falso piano in salita) del Kemmel verso la chicane Les Combes, primo punto di sorpasso del circuito delle Ardenne. Si frena forte, passando dalla 6a marcia alla 3a, da oltre 260 km/h ai circa 115 km/h per la prima a destra. Tanto cordolo interno e ci si prepara subito per il sinistra (circa 120 km/h); qui importante non uscire troppo larghi per preparare bene il destra di Malmedy, da affrontare a circa 145 km/h sempre in 3a marcia. Importante far correre tanto la macchina, sfruttando tutto il cordolo esterno.
Dopo un breve allungo si stacca in discesa per la complicata curva Bruxelles. Un lungo e ampio tornante verso destra da 2a marcia a circa 90 km/h, dove si combatte tanto con il sottosterzo in percorrenza e uscita. Qui ci sono due linee possibili: una più a “V” (entrando forte e stretto, portando freno dentro, spigolata e via presto sul gas) più confacente ad Audi, Porsche e Lamborghini, e una più da percorrenza (rotonda e con velocità minima a centro curva più alta), più adatta a Mercedes, Ferrari, BMW e Aston Martin. Segue la sinistra chiamata “No name/Speaker/Ickx corner” da 3a marcia a circa 130 km/h: curva critica, da fare al massimo perché seguita da un allungo verso le velocissime Pouhon. Queste ultime (anche chiamate Double Gauche) sono due lunghe curve a sinistra caratterizzate da percorrenza veloce da 4a marcia e circa 185 km/h, nelle quali bisogna essere in pieno controllo della vettura: sottosterzo vuol dire perdere tanto tempo e bruciare la gomma anteriore in appoggio, sovrasterzo vuol dire che il pilota più passano i giri, più perde confidenza, andando quindi ad alzare il piede. Segue breve allungo verso la chicane lunga Campus (o Fagnes). Destra-sinistra da 3a marcia a circa 130 km/h: qui molti piloti portano tanto freno nella prima destra per avere una miglior rotazione e tenere una linea più chiusa, così da poter andare prima sul gas nel sinistra. Si arriva quindi alla curva Stavelot, estremamente critica perché seguita dal secondo “rettilineo” (non tanto dritto per la verità) che ci porterà a Blanchimont. Importante quindi uscire forte da Stavelot, usando tutto il cordolo esterno e dando gas il prima possibile, in 3a marcia e circa 125 km/h. Segue la curva Paul Frère, da fare in pieno, e giù verso la sinistra più complicata di tutto il campionato: Blanchimont. 5a marcia a 255 km/h, usando “più verde possibile” in ingresso e usando tutto il cordolo possibile in uscita: farla piano vuol dire essere attaccabili alla Bus Stop. La stretta S destra-sinistra che ci lancia sul rettilineo (traguardo e partenza della F1 sono qui) rappresenta forse il più chiaro punto di sorpasso. Si stacca forte, passando dalla 6a alla 1a marcia, da 265 km/h a circa 65 km/h. Siamo sul finale, e quindi si scarica tutta la potenza a terra verso La Source: l’ultimo punto di sorpasso. Si passa dalla 4a marcia e 215 km/h alla 1a a 60 km/h. Si conclude così un giro di pista sul mitico circuito di Spa-Francorchamps, che le 70 GT3 in pista dovranno cercare di percorrere al massimo per ben 24 ore.
24 ore di Spa 2024: ecco i canali e gli orari per poterla seguire
Qualifiche, SuperPole e Gara saranno trasmesse live sul canale YouTube di GT World. Assicuratevi di utilizzare parole chiave in italiano per poter sentire la telecronaca con Ivan Nesta e il sottoscritto Marco Gabriele Nesi! La 24 ore di Spa sarà trasmessa anche sui canali satellitari di Sky Motori.
Venerdì 28 giugno
- 15.40 – 16.15 -> SuperPole | Canale YouTube GT World
Sabato 29 giugno
- 16.30 -> Partenza 24 ore di Spa 2024 | Canale YouTube GT World, Sky Sport Max