Si è chiusa con Lewis Hamilton davanti a tutti la prima sessione di prove libere del GP d’Ungheria, 3° appuntamento della stagione 2020 di Formula 1. Il #44, reduce da una perentoria vittoria nell’appuntamento della Stiria, ha ripreso il discorso esattamente da dove lo aveva lasciato andando a siglare un 1’16″003 che ha impressionato non poco la concorrenza.
A destare sorpresa nel Circus è stato il fatto che Hamilton abbia ottenuto la propria miglior prestazione sfruttando un set di gomme dure – meno performanti sul giro secco -, confermando una volta di più l’eccezionale stato di forma di una Mercedes W11 che pare davvero non avere alcun difetto. A conferma della velocità della fu Freccia d’Argento, in seconda posizione al termine delle FP1 troviamo Valtteri Bottas, staccato di appena 86 millesimi dal crono del compagno di team: il #77 ha chiuso la propria sessione in 1’16″089, rifilando quasi mezzo secondo a Sergio Perez e circa un secondo a Lance Stroll, finiti rispettivamente in 3^ e 4^ posizione a bordo delle RP20. Al 5° posto si è poi messo Daniel Ricciardo, che grazie al suo 1’17″200 si è messo alle spalle entrambe le Ferrari: Vettel è 6° ad 1″2 di ritardo dalla vetta, con Leclerc subito dietro ad inseguire con 1″4 di ritardo dal crono di Hamilton.
Leggi anche:
Solamente 8° è Max Verstappen, dietro Leclerc di soli 31 millesimi, mentre 9° è Lando Norris. Il #4 si è accontentato in queste FP1 – andate in scena con temperature di aria ed asfalto inferiori rispetto alla media magiara degli ultimi anni – di un 1’17″523, con Esteban Ocon che ha invece provveduto a completare la top ten di questa prima sessione di prove libere.
Appena fuori dai primi dieci troviamo poi l’altra McLaren di Carlos Sainz, che si è messa davanti alla Haas di Kevin Magnussen ed alla Red Bull di un Alexander Albon in cerca di conferme dopo la prestazione piuttosto incolore del GP di Stiria. Il miglior tempo del #23 nelle FP1 è stato un 1’17″727 che gli ha permesso di tenersi dietro la Haas di Grosjean e la Williams di Latifi, 15° davanti all’AlphaTauri di Daniil Kvyat. 17° è poi Antonio Giovinazzi, il cui 1’18″425 è distante ben 2″4 dalla vetta della classifica, mentre fanalini di coda di questa sessione sono George Russell, 18° in 1’18″574, e Robert Kubica, salito nuovamente al volante della C39 al posto di Kimi Raikkonen nel corso delle FP1: il polacco ha chiuso la propria sessione siglando un 1’19″150 come miglior, giro ad oltre 3″ di ritardo dal crono di Hamilton. Fermo nel garage, infine, è rimasto invece Pierre Gasly: il francese ha accusato un problema alla sua Power Unit sin dalle primissime fasi della sessione, venendo costretto ad una sosta ai box che si è prolungata per l’intera ora e mezza di queste FP1.
Qualche indicazione la si è potuta poi raccogliere anche per quanto riguarda il passo gara. Le più veloci in pista – che strano – sono state le due Mercedes, parse particolarmente efficaci anche nei long run e non solo durante il giro secco. Alle loro spalle bene anche Red Bull e Racing Point, mentre un barlume di speranza lo accendono le due Ferrari nel loro ultimo giro utile: entrambe le SF1000 scendono infatti sotto il muro dell’1’21”, facendo quindi sperare i tifosi della Rossa quantomeno in una crescita di una monoposto parsa decisamente deludente nelle sue prime uscite.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: