Sarà il toboga dell’Hungaroring a chiudere la prima tripletta di gare della stagione 2020 di Formula 1. Il tracciato magiaro, sito alle porte della capitale ungherese Budapest, accoglierà con il suo layout particolare un Circus reduce da due GP consecutivi corsi sull’asfalto del Red Bull Ring.
Di somiglianze, tra il circuito austriaco e l’Hungaroring, ce ne sono ben poche. Team e piloti sono consapevoli di trovarsi alle prese con una pista dalle caratteristiche totalmente diverse rispetto a quella in cui hanno girato fino a pochi giorni fa, e sarà dunque interessante capire come – e se – varieranno i valori che si sono visti in campo tra le montagne della Stiria.
Ad essere cosciente di una simile diversità tra un circuito e l’altro è anche Mattia Binotto, team principal di una Scuderia Ferrari che si è trovata di fronte ad uno degli esordi stagionali più difficili – sotto tanti punti di vista – che la storia recente ricordi. “Si chiude in Ungheria il primo trittico di questa stagione di Formula 1 così compressa” – ha esordito Binotto nel suo consueto commento che precede il GP – “Dopo le due gare sul circuito di Spielberg ci aspetta l’appuntamento dell’Hungaroring, un tracciato molto diverso da quello austriaco. Sarà quindi interessante verificare il comportamento delle vetture su una pista da massimo carico aerodinamico, così come sarà fondamentale preparare al meglio le qualifiche. Sarà importantissima la gestione degli pneumatici sul giro singolo, visto che i sorpassi in Ungheria sono tradizionalmente molto più rari di quanto non si sia visto in Austria”.
“Siamo consapevoli che il livello della prestazione della vettura non è all’altezza delle aspettative, nostre e di quelle dei nostri tifosi, ma stiamo lavorando intensamente su ogni aspetto per migliorarla il prima possibile“ – prosegue il team principal del Cavallino Rampante – “L’obiettivo del weekend è tanto semplice quanto scontato: raccogliere il massimo dei punti possibili. Per riuscirci dovremo essere perfetti in ogni area: piloti, preparazione della vettura, operazioni in pista, affidabilità”. Nella speranza, per Binotto ed i tifosi Ferrari, che il disastro del GP di Stiria possa diventare in fretta un lontano ricordo.