82 millesimi. E’ questo il divario che separa i primi tre piloti al termine della terza ed ultima sessione di prove libere del weekend ungherese di Formula 1. Accorciate di 10′ per via delle operazioni dei commissari di gara – intenti a spargere il filler sull’olio lasciato in pista da Ralph Boschung durante Gara 1 della Formula 2 -, le FP3 che avrebbero dovuto dare indicazioni non solo sulle simulazioni di qualifica ma anche (e forse soprattutto) su quelle di gara si sono trasformate in una continua rincorsa della miglior prestazione cronometrica, terminata con Lewis Hamilton sugli scudi.
E’ stato infatti il #44 a siglare la miglior prestazione in questa sessione. L’inglese ha fermato il cronometro sull’1’16″084, e con quello che finora è il nuovo record della pista è riuscito a distanziare per appena 13 millesimi Max Verstappen, 2° ed a propria volta per soli 69 millesimi davanti a Sebastian Vettel. Ai piedi del podio, staccato di 271 millesimi, è poi Valtteri Bottas, che con la seconda delle Frecce d’Argento si tiene dietro Charles Leclerc: il #16, apparso quest’oggi più a proprio agio rispetto alla giornata di ieri, non è comunque riuscito a replicare in tutto e per tutto i crono del proprio compagno di team, dal quale paga infatti quasi 3 decimi. Pierre Gasly agguanta la 6^ posizione in 1’16″684 – a quasi 6 decimi dal crono di Verstappen -, mentre stupisce positivamente Lando Norris: il britannico della McLaren ferma infatti il cronometro su un interessantissimo 1’16″774, rivelandosi così l’unico degli “altri” ad abbattere la barriera dell’1’17”.
8° posto invece per Kimi Raikkonen, primo tra coloro che accusano oltre 1″ di ritardo dalla vetta della classifica, con il #7 che riesce a tenersi dietro la McLaren di Carlos Sainz e la Haas di Kevin Magnussen, che chiude la top ten virtuale in 1’17″230.
Appena fuori dai primi dieci troviamo la seconda delle VF-19, quella affidata a Romain Grosjean, mentre la 12^ posizione se l’accaparra Kvyat, capace in 1’17″432 di mettersi alle spalle Nico Hulkenberg – alle prese con una Renault che non ha iniziato nel migliore dei modi il proprio sabato – e Sergio Perez, 14° con il suo 1’17″670. Solamente 15° è poi Antonio Giovinazzi, che paga oltre 7 decimi di ritardo rispetto al crono di Raikkonen, mentre in 16^ posizione si mette Daniel Ricciardo, che in 17″962 precede per poco meno di 4 decimi la Toro Rosso di Alexander Albon. Riesce anche quest’oggi a non rimanere invischiato nell’ultima fila George Russell: il #63 chiude infatti le FP3 in 18^ piazza, precedendo non solo il compagno di team Robert Kubica – 20° in 1’18″709 ad oltre 2″6 dalla vetta della classifica – ma anche Lance Stroll, 19° con la sua Racing Point ed apparentemente in netta difficoltà sull’asfalto magiaro.
Nessuna indicazione, infine, per quel che riguarda il passo gara. Non c’è stato infatti neppure un team ad aver intrapreso la strada dei long run – visti e considerati anche i 10′ minuti in meno avuti a disposizione -, e dunque pressoché nessuno ha in mano dati concreti con cui impostare una strategia di gara. I veri valori in campo, dunque, li vedremo solamente domenica alle 15:10. Ah, e non commettete l’errore di pensare che i verdetti della qualifica siano già scritti: intorno alle 15:00 di oggi, infatti, il meteo ungherese racconta di una probabilità di pioggia salita al 60%…
Ecco la classifica completa al termine delle FP3: