Il modo in cui Max Verstappen ha celebrato la sua vittoria nel Gran Premio di Stiria avrà probabilmente esaltato molti, ma non è affatto piaciuto a tutti. Tra coloro che non hanno apprezzato il breve burnout messo in scena dal #33 una volta tagliato il traguardo del 71° passaggio, ad esempio, c’è il Direttore di Gara Michael Masi. Che, per buona misura e in previsione di eventuali repliche future, ha già fatto sapere che un’esultanza del genere “non sarà più tollerata”.
“Quella che si è verificata al termine del GP di Stiria non è stata una situazione ideale“ – ha dichiarato l’australiano – “Ho immediatamente notato cosa stesse succedendo, ed è per questo che ho chiesto di parlare subito con il team per dire loro che un comportamento del genere in futuro non sarà tollerato“. Come scritto da più parti, è il regolamento sportivo stesso a prevedere che il vincitore possa derogare alle disposizioni in esso contenute nel momento dei festeggiamenti. Tuttavia, queste celebrazioni devono comunque rispettare tre condizioni: non devono mettere a repentaglio l’incolumità e la sicurezza degli altri piloti o dei commissari, non devono mettere in discussione la regolarità dell’auto e, infine, non devono comportare ritardi nella cerimonia del podio.
Visto e considerato che Max Verstappen e il suo burnout non abbiano né fatto sorgere dubbi sulla legalità della RB16B né causato rinvii alla premiazione, c’è da ritenere che Michael Masi abbia considerato potenzialmente pericoloso il comportamento tenuto da Max Verstappen. Chissà, forse al Direttore di Gara prima del GP era tornato in mente quanto accaduto a Roberto Merhi e Nicholas Latifi, proprio al Red Bull Ring, in una gara di Formula Renault del 2015…