Si conclude con la pole position di Max Verstappen, la lotta senza quartiere andata in scena tra Lewis Hamilton e il #33 stesso tra i cordoli del Circuit of The Americas. L’olandese della Red Bull abbatte il muro dell’1’33” e piega la resistenza di un sempre veloce inglese, 2° e pronto a dare battaglia al diretto rivale nel corso del GP degli Stati Uniti. 3° è Perez, davanti a un Charles Leclerc abile a sfruttare le 5 posizioni di penalità comminate a Bottas per l’installazione del sesto motore endotermico di questa stagione 2021. Bene Ricciardo, benino Tsunoda, male Stroll e Raikkonen. Ecco la cronaca completa.
La Q1 scorre via senza particolari colpi di scena. Davanti a tutti si mette Charles Leclerc, che ferma il cronometro sull’1’34”153 piegando così la resistenza di Max Verstappen (2° a 199 millesimi dal #16), Sergio Perez e di un Daniel Ricciardo apparentemente presentatosi in grande spolvero nella prima manche di queste qualifiche. Bene Norris e Sainz, rispettivamente 5° e 6° davanti all’AlphaTauri di Pierre Gasly e al duo Mercedes formato da Hamilton e Bottas. Come sempre accade nella fase iniziale delle qualifiche, la lotta infuria nelle posizioni di rincalzo. A essere esclusi al termine della Q1 sono dunque Lance Stroll – al quale è peraltro stato cancellato un giro per avere oltrepassato i track limits –, Nicholas Latifi, Kimi Raikkonen, Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Tutti questi piloti, lo ricordo, beneficeranno in griglia delle penalità comminate a Sebastian Vettel, George Russell e Fernando Alonso: i tre dovranno infatti scattare dal fondo dello schieramento per avere cambiato la propria Power Unit nel corso del weekend.
La seconda manche delle qualifiche si apre, come capita spesso, con la diversificazione delle strategie sul fronte gomme. A scendere in pista per il proprio primo tentativo con pneumatici Medium sono infatti Verstappen, Hamilton, Bottas, Leclerc, Ricciardo, Norris, Gasly e Ocon, con tutti gli altri protagonisti che optano invece per un set di gomme Soft. In maniera inaspettata, sono i set di Medium a funzionare meglio sull’asfalto del CoTA. Davanti a tutti si piazza infatti Max Verstappen con il suo 1’33”464, e alle sue spalle non c’è nessuno dei piloti che ha calzato le Pirelli rosse: Hamilton, Norris, Leclerc e Bottas, che occupano dalla 2^ alla 5^ casella dello schieramento virtuale, hanno tutti sfruttato il compound medio, con Carlos Sainz che invece non è riuscito ad andare oltre la 6^ posizione nonostante la mescola morbida. I riscontri dati dagli pneumatici non passano inosservati, e dunque a scendere di nuovo in pista con mescola Medium sono anche Perez, Sainz, Giovinazzi, Russell. La classifica però non subisce però particolari stravolgimenti, perché nessuno dei piloti rientrati tra i cordoli del CoTA con degli pneumatici differenti riesce a migliorare la propria prestazione. A mancare il passaggio nella Q3 sono dunque Esteban Ocon, Sebastian Vettel, Antonio Giovinazzi, Fernando Alonso e George Russell.
Nella terza e decisiva manche delle qualifiche nessuno azzarda una strategia differente, e quindi tutti da subito in pista con gomme Soft. Al termine del primo tentativo cronometrato è Sergio Perez a dettare il passo, con il suo 1’33”180 che gli permette di mettersi davanti a Verstappen, Bottas e Hamilton, con Sainz che si piazza invece davanti a Leclerc. A poco meno di 3’ dallo sventolare della bandiera a scacchi, tutti di nuovo in pista per cercare di agguantare la pole position con l’ultimo set di gomme morbide a disposizione. A spuntarla è Max Verstappen, che con il suo 1’32”910 strappa la partenza dal palo del GP degli Stati Uniti dalle mani di Lewis Hamilton, 2° davanti a Sergio Perez. 4° tempo per Bottas, ma in virtù delle 5 posizioni di penalità che dovrà scontare il finnico a completare la seconda fila domani ci sarà Charles Leclerc. Il #16 precede Sainz e Ricciardo, con Norris e Gasly che si accomoderanno in griglia davanti alla Mercedes del già citato #77. A completare la top ten provvede infine Tsunoda, che nonostante gli 8 decimi di gap rifilatigli dal compagno di team può comunque sorridere per essere riuscito a centrare la seconda Q3 consecutiva.
Ecco la griglia di partenza del GP degli Stati Uniti (al netto delle penalità comminate a Bottas, Vettel, Russell e Alonso):