7° giro dei 66 complessivamente previsti per il GP di Spagna 2024 di Formula 1. Carlos Sainz, dopo avere sfruttato il DRS lungo il rettilineo di partenza e arrivo del Circuit de Catalunya, affianca Charles Leclerc all’esterno nella staccata di Curva 1. Le due Ferrari SF-24 entrano nella prima piega del circuito catalano appaiate, si toccano addirittura: la #16, all’interno, perde persino un pezzo d’ala anteriore entrando in contatto con il fianco della #55, che finisce nella via di fuga asfaltata prima di proseguire la propria corsa in 5ª posizione.
Che la manovra potesse lasciare dietro di sé qualche strascico era cosa piuttosto evidente. Persino tenendo presente il prevedibile deterioramento del rapporto tra due compagni di squadra già separati in casa, un sorpasso deciso come quello portato a termine dallo spagnolo – in un weekend in cui la Scuderia Ferrari doveva peraltro preoccuparsi di salvare il salvabile – a più di una persona non è parso una buonissima idea. Charles Leclerc, giusto per fare un esempio, ha fatto sapere al mondo di non avere particolarmente apprezzato e la manovra e il tempismo del compagno di squadra, che secondo il #16 avrebbe deciso di attaccare in una fase della gara in cui le priorità del team erano tutt’altre.
Se esiste però un qualcuno convinto della necessità di portare a termine quel sorpasso in quel preciso momento, quel qualcuno è certamente Carlos Sainz. “Per me è tutto molto chiaro” – ha infatti dichiarato il #55 rispondendo alle domande sull’argomento di Sky Sport F1 – “Avevamo una Soft nuova mentre Mercedes aveva una Soft usata, quindi dovevamo andare all’attacco. Ho fatto esattamente ciò che ho appena detto: non so cosa sia successo a lui nel corso del 1° giro, non so se abbia commesso un errore oppure no, ma ho avuto l’opportunità di sorpassarlo e l’ho fatto, non è che gli starò dietro tutta la vita, no?”
“Da quel momento in avanti ho provato ad attaccare le Mercedes” – ha poi proseguito Sainz – “Sono stato vicino a superarle nel corso del primo stint perché noi avevamo gomme nuove e loro no. Io volevo semplicemente andare avanti: non so di cosa si lamenti Charles questa volta, onestamente non so da cosa sia preoccupato”.
Mandata in archivio la querelle tra compagni di squadra, il #55 si è soffermato sulle problematiche evidenziate dalla Ferrari SF-24 sull’asfalto del Circuit de Catalunya. “Mi aspettavo sinceramente di essere più vicino ai primi” – ha continuato lo spagnolo – “Il problema è che guardando McLaren e Red Bull ci si rende conto del fatto che siano davvero lontane, mentre Mercedes è migliorata così tanto che ora su questi tipi di pista sono davanti a noi”. “Dobbiamo lavorare soprattutto su questa tipologia di tracciato” – ha detto Sainz, che già dal fine settimana di Imola metteva in guardia i tifosi Ferrari dai circuiti con caratteristiche simili a quello di Shanghai – “Onestamente credo che se domani tornassimo a Monaco lotteremmo di nuovo per la vittoria, ma d’ora in avanti incontreremo più Barcellone che Monaco: dobbiamo assolutamente migliorare su questi circuiti, perché nelle curve lunghe con velocità di percorrenza medio-alta facciamo più fatica degli altri”. “Altri” le cui fila, per sfortuna della Scuderia Ferrari, sembrano oltretutto pericolosamente ingrossarsi di Gran Premio in Gran Premio.