100. E’ questo l’incredibile, inavvicinabile numero di pole position conquistate da Lewis Hamilton nel corso della sua straordinaria carriera. Il #44 della Mercedes, poleman del GP di Spagna, ha la meglio su un ostico Verstappen nonostante fosse proprio l’olandese a godere di tutti i favori del pronostico, mentre Bottas si accontenta di una seconda fila condivisa con un ottimo Charles Leclerc. Bene Ocon e Ricciardo, male Aston Martin e Yuki Tsunoda. Ecco la cronaca completa.
La prima manche di queste qualifiche, scattata con 10′ di ritardo rispetto all’orario originariamente previsto, scorre via senza particolari colpi di scena. In una Q1 caratterizzata da distacchi molto ridotti è Lando Norris a far segnare il miglior tempo: il #4 della McLaren agguanta la prima posizione grazie al suo secondo tentativo cronometrato, riuscendo a staccare di 184 millesimi la Mercedes di Valtteri Bottas. Il #77 e Lewis Hamilton, 9° al termine di questa prima manche di qualifiche, sono gli unici ad avere ottenuto il proprio crono grazie a un treno di gomme Medium: tutti gli altri, in maniera più… tradizionale, hanno invece optato per dei set di Soft. 3° è Leclerc, davanti a Verstappen e Gasly, mentre Sainz è 7° alle spalle di Sergio Perez. Come sempre la lotta infuria nella parte bassa dello schieramento, e a venire esclusi in questa Q1 sono Yuki Tsunoda – che ha commesso un errore nel proprio giro veloce -, Kimi Raikkonen, Mick Schumacher (bravo nel mettere alle proprie spalle anche una Williams), Nicholas Latifi e Nikita Mazepin.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Nella seconda manche delle qualifiche del GP di Spagna nessuno, come invece tante altre volte accade, tenta di qualificarsi con un set di Pirelli Medium. Tutti dunque in pista con gomme Soft, e a far siglare il miglior crono in questa Q2 è Max Verstappen: l’olandese della Red Bull ferma il cronometro sull’1’16″922, riuscendo così a rifilare 220 millesimi a Valtteri Bottas e 244 millesimi a Lewis Hamilton, rispettivamente 2° e 3° allo sventolare della bandiera a scacchi. Buon 4° è Sainz, davanti a Perez e Norris, mentre Leclerc fatica leggermente in questa seconda manche e deve accontentarsi della 7^ piazza. 8° è Ricciardo, mentre la top ten della Q2 è completata dal duo Alpine formato da Esteban Ocon e Fernando Alonso. Ad essere esclusi sono dunque le due Aston Martin di Lance Stroll e Sebastian Vettel, separati tra di loro dall’AlphaTauri di Gasly, l’Alfa Romeo di Giovinazzi a la Williams di Russell, riuscito comunque quest’oggi ad accedere alla seconda manche delle qualifiche.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
Così come nel Q2, neppure in Q3 qualcuno tenta l’azzardo delle mescole Medium. Al termine del primo giro lanciato è Lewis Hamilton ad assestare la zampata: il #44 chiude un giro strepitoso in 1’16″741, riuscendo così a piegare la resistenza di Max Verstappen – 2° e staccato di 36 millesimi – e di Valtteri Bottas. Ottima prestazione anche di Esteban Ocon, che si issa 4° grazie al suo 1’17″580, e di Daniel Ricciardo, finalmente parso in ottima forma a bordo della sua McLaren e capace di fermare il cronometro sull’1’17″622 artigliano così la 7^ posizione. A pochi minuti dal termine delle qualifiche tutti ovviamente di nuovo in pista, ma i colpi migliori sono stati sparati in occasione del run che ha aperto la Q3: né Hamilton, né Verstappen, né Bottas riescono infatti a migliorarsi, e dunque è il crono ottenuto dall’inglese al termine del primo giro lanciato a consegnarli tra le mani la 100^ pole position della sua straordinaria carriera. Bene Charles Leclerc, che si issa al 4° posto con l’ultimo tentativo disponibile facendo scalare Ocon al 5° posto – davanti a Sainz, 6° -, e bene anche il già citato Ricciardo, 7° davanti a Perez (deludente quest’oggi e autore anche di un testacoda nel corso del primo giro veloce) e Norris. Chiude infine la top ten Fernando Alonso, che con il suo 1’18″281 paga quasi 6 decimi di ritardo nei confronti del compagno di team.
Ecco la griglia di partenza del GP di Spagna: