La F1 torna al Montmelò. Dopo essere stata sostituita da Sakhir in occasione della sessione di test pre-stagionali, il Circuit de Catalunya si appresta ad accogliere le monoposto del Circus in un periodo dell’anno più… tradizionale rispetto a quanto visto nel 2020.
A meno di una settimana dalla bandiera a scacchi del GP del Portogallo, le ostilità sportive torneranno ad aprirsi su un circuito che ospita la Formula 1 sin dall’ormai lontano 1991, anno in cui il Montmelò sostituì definitivamente Jerez de la Frontera. Il tracciato catalano è lungo 4,675 km, ed al termine dei 66 giri previsti i piloti avranno percorso complessivamente 308,424 km. Sono 16 le curve, delle quali 9 a destra e 7 a sinistra: un dato che è differente rispetto a quello del layout originario, visto che tra Curva 13 e Curva 16 a partire dal 2007 è stata inserita una chicane molto lenta. Si viaggia con l’acceleratore completamente pigiato per il 59% del tempo sul giro, ed in virtù di questo dato che il Montmelò viene classificato come un tracciato che impone un consumo di carburante elevato. La pista catalana non è particolarmente stressante né per il cambio (42 le cambiate in media registrate nel corso della passata edizione) né per i freni, con Brembo che classifica come mediamente impegnativo il tracciato del Montmelò, una pista con un indice di difficoltà 3 su una scala da 1 a 5.
Nel corso del weekend si raggiungeranno velocità massime attorno ai 330 km/h grazie anche alla presenza di due zone DRS, una posizionata sul lunghissimo rettifilo di partenza/arrivo e l’altra piazzata invece nell’allungo che da Curva 9 porta a Curva 10. Due saranno conseguentemente anche i Detection Point, con il primo sito in uscita di Curva 15 e con il secondo messo invece poco prima dell’ingresso di Curva 9. Data l’ampiezza delle vie di fuga è poi piuttosto bassa la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car (la percentuale si attesta infatti al 27%), mentre per completare un Pit Stop ideale occorrono circa 21″, comprensivi del tempo necessario per percorrere i 368 m di Pit Lane. Il record del circuito di Barcellona – con l’ormai vecchio layout – appartiene a Valtteri Bottas, che nel corso dell’edizione 2020 ha fermato il cronometro sull’1’18″183, con il GP della passata stagione che ha visto trionfare Lewis Hamilton davanti a Max Verstappen e Valtteri Bottas.
Per il GP di Spagna Pirelli ha messo a disposizione di team e piloti Hard C1, Medium C2 e Soft C3, facendo quindi ricadere la propria scelta sui compound più duri tra i 5 disponibili quest’anno.“Nel 2020 la strategia di gara a Barcellona è stata influenzata principalmente dalle elevate temperature dell’asfalto“ – ha detto Mario Isola – “Quest’anno, con il ritorno in calendario in una data primaverile, le temperature dovrebbero essere inferiori ma saranno comunque un fattore chiave della strategia. Le modifiche al profilo in Curva 10 aggiungono una nuova sfida che potrebbe influire sul modo in cui i piloti affrontano il giro. In passato abbiamo visto che l’aspetto tattico è uno dei fattori che fanno davvero la differenza su questo tracciato e dovrebbe essere così anche in questo fine settimana”. Potranno infine rimanere nelle termocoperte le Intermedie e le FullWet, con il meteo catalano che prevede sole per tutto il weekend con temperature medie nell’ordine dei 21°.
Il GP di Spagna sarà trasmesso in diretta non solo da Sky Sport F1 (canale 207), ma anche da TV8 che permetterà infatti di seguire live tanto le qualifiche quanto la gara del Montmelò. Ecco tutti gli orari del fine settimana.
Venerdì 7 maggio
- 11:30 – 12:30 -> FP1 | diretta Sky
- 15:00 – 16:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 8 maggio
- 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta Sky
- 15:00 -> Qualifiche | diretta Sky e TV8
Domenica 9 maggio
- 15:00 -> GP Spagna | diretta Sky e TV8