1’38″192. E’ questo il limite imposto da Charles Leclerc al termine della terza sessione di prove libere andata in scena sull’asfalto di Marina Bay, l’ultima prima delle fondamentali qualifiche che scatteranno alle 15:00 italiane.
Un po’ a sorpresa – date le caratteristiche del tracciato, sulla carta non del tutto adatto ad una SF90 che forse ha già utilizzato una mappatura più aggressiva – è stata la Ferrari del monegasco a prendersi la testa della classifica di queste FP3, riuscendo nella non banale impresa di rifilare 207 millesimi a Lewis Hamilton, 2° ma con un miglior giro messo a segno con delle gomme Soft sulle cui spalle gravavano un testacoda piuttosto banale all’uscita della pit lane ed un primo tentativo abortito a causa del traffico.
Hamilton leaves the pits… and spins ????
No harm done though, and he sets off once again#F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/XPHy4GpssA
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Sebastian Vettel completa il podio virtuale fermando il cronometro sull’1’38″811 (ad oltre 6 decimi dal tempo messo a segno da Leclerc), con Valtteri Bottas che invece non va oltre un 1’38″885 ed è quindi per ora costretto ad accontentarsi della 4^ piazza. 5° è Alexander Albon, che – anche lui un po’ a sorpresa viste le aspettative della vigilia – riesce a tenersi dietro Max Verstappen, 6° con un 1’39″366 che lo porta a quasi 1″2 di ritardo dal crono del #16 della Ferrari.
Alle spalle del #33 si piazza poi la coppia McLaren, con Sainz a precedere ancora una volta Norris (all’esordio assoluto su questa pista), mentre dietro al duo delle MCL34 si mettono gli alfieri Renault: Nico Hulkenberg agguanta la 9^ piazza in 1’40″118, staccando così per pochi millesimi un Daniel Ricciardo al quale viene dunque affidato il compito di completare la top ten virtuale.
Appena fuori dai primi dieci troviamo un positivo Lance Stroll in 1’40″209, con Pierre Gasly che precede Kimi Raikkonen e Sergio Perez: il messicano, che ha chiuso le FP3 in 14^ posizione in virtù del suo 1’40″985, non solo ha causato una bandiera rossa per permettere ai commissari di spazzare via i detriti lasciati dalla sua RP19 a seguito di un contatto con le barriere all’altezza della penultima curva, ma a quanto pare rischia anche 5 posizioni di penalità per via di paventati problemi al cambio.
???? RED FLAG ????
There's some debris to retrieve before pit entry, so all cars return to the pits#F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/LGBSUHSUG3
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Ottimo 15° è George Russell, che con l’1’41″156 messo a segno riesce nella non facile impresa di tenersi dietro un’Alfa Romeo (quella di Giovinazzi, 16° in 1’41″169) ed il duo delle Haas, con Magnussen che precede Grosjean per poco più di 3 decimi. 19^ posizione poi per Robert Kubica, mentre il ruolo del fanalino di coda lo ricopre, incolpevolmente, Daniil Kvyat: la PU Honda della sua STR14 ha infatti accusato problemi dopo appena 3 giri, ed il russo (sulla cui monoposto verrà verosimilmente montata una Power Unit già utilizzata per non incappare in penalità) non è riuscito a concludere neppure un giro cronometrato.
Ecco la classifica completa al termine delle FP3: