A due settimane dal trionfo di Charles Leclerc nel GP d’Italia, la F1 è di nuovo pronta ad accendere i motori. Lasciati ormai alle spalle i lunghi rettilinei di Spa-Francorchamps e dell’Autodromo Nazionale di Monza, il Circus si appresta ad affrontare il toboga notturno di Singapore, un dedalo di svolte a 90° che sarà verosimilmente in grado di evidenziare rapporti di forza differenti rispetto a quelli visti negli ultimi due appuntamenti iridati.
Lo sa bene Mattia Binotto, Team Principal di una Scuderia Ferrari che è riuscita a far man bassa lì dove la SF90 si adattava alla perfezione alle caratteristiche del circuito ma che, tra le svolte secche di Marina Bay, si attende di tornare a soffrire rispetto alle Mercedes e – forse – anche alle Red Bull. “Arriviamo da due vittorie consecutive, che sicuramente hanno fatto bene sia al team che ai tifosi” – ha esordito Binotto nel suo tradizionale commento pre GP – “Questi successi, tuttavia, per noi rappresentano già il passato, e sono ormai giorni che la mente di tutti è concentrata su Singapore. Il tracciato è completamente diverso dai due che hanno ospitato le ultime gare, e presenta delle caratteristiche non proprio confacenti alla nostra vettura“.
La Scuderia Ferrari, di fronte ad un terreno di scontro non proprio ideale, non è però rimasta con le mani in mano: sulla SF90 verrà infatti installato un pacchetto di aggiornamenti pensato per aumentare il carico aerodinamico, che si spera possa dare i frutti sperati tra i muretti di Marina Bay. “Porteremo alcune nuove componenti, perché cerchiamo continuamente di ridurre il gap che ci separa dai nostri avversari sui circuiti caratterizzati da curve lente” – ha proseguito infatti il team principal del Cavallino Rampante – “In più, a Singapore ritroveremo le mescole più morbide della gamma Pirelli, le HyperSoft, che abbiamo avuto a disposizione per l’ultima volta nel GP del Canada“.
A rappresentare un’ulteriore incognita nell’andamento di questo weekend sarà, infine, la conformazione stessa della pista: nei circuiti cittadini le insidie si nascondono infatti dietro ad ogni curva, ed il margine d’errore di cui tutti i piloti dispongono si riduce irrimediabilmente al lumicino. “Per sua stessa natura il circuito di Singapore, che tanto Sebastian quanto Charles amano, dà vita a risultati imprevedibili. E’ così ogni volta che si gareggia sfiorando i muretti, per cui ci aspettiamo un weekend d’azione in pista tanto complesso quanto divertente“, ha concluso Mattia Binotto.