16 GP disputati, 3 ritiri, un solo punto iridato conquistato: a sole 5 gare dal termine della stagione, è questo il misero score della scuderia Williams in un 2019 che si sta rivelando un vero e proprio incubo per lo storico team di Grove.
Che questo campionato potesse essere estremamente complicato per la squadra inglese lo avevamo ipotizzato tutti sin da quando, in occasione dei test pre-stagionali in quel di Barcellona, la FW42 era stata l’unica monoposto del Circus a presentarsi in pista sostanzialmente con una sessione di ritardo rispetto alla concorrenza. Eppure, probabilmente nessuno sarebbe riuscito ad immaginare una Williams costretta a ritirare in maniera preventiva i propri piloti da un GP per paura di incappare in incidenti e ritrovarsi così senza pezzi di ricambio a sufficienza in vista della gara successiva.
Lo scenario appena descritto potrebbe sembrarvi assurdo, ma è invece l’esatta descrizione di quanto accaduto a Robert Kubica nel GP di Russia a seguito dell’incidente – causato da un problema all’anteriore destra – che ha visto la monoposto di George Russell finire contro le barriere del circuito di Sochi. “Dopo il ritiro di George” – ha spiegato infatti il polacco ai microfoni dei giornalisti – “La squadra ha deciso di fermare anche la mia macchina, per cercare di preservare tutte le parti della monoposto. Non stiamo vivendo una situazione semplice, e il GP del Giappone è ormai dietro l’angolo”.
A confermare la versione fornita dal polacco è stato poi Dave Robson, responsabile degli ingegneri del team di Grove. “Con George eravamo riusciti a sfruttare la possibilità dataci dalla VSC” – spiega Robson – “Abbiamo perso meno tempo con il pit stop e l’abbiamo rimandato in pista con le gomme Soft, ma sfortunatamente un problema ha portato George al bloccaggio e la macchina contro le barriere“. “A quel punto abbiamo deciso di ritirare di lì a poco anche la macchina di Robert“ – prosegue il responsabile degli ingegneri Williams – “Lo abbiamo fatto per conservare pezzi dell’auto in vista delle intense e distanti trasferte che chiuderanno la stagione”.
Stagione che, incredibilmente, per il team di Grove potrebbe dunque complicarsi ulteriormente rispetto a quanto visto finora.