Sembra che nessuna debba più riuscire a fermare Charles Leclerc, per quel che riguarda il giro secco. Il #16 della Ferrari centra infatti la quarta pole position consecutiva di questo 2019, regolando per quasi mezzo secondo la diretta concorrenza formata da Lewis Hamilton (2°) e Sebastian Vettel (3°). Alle loro spalle si mette Max Verstappen – che però scatterà 9° a causa delle posizioni di penalità comminategli per la sostituzione dell’ICE – ed un Valtteri Bottas apparso piuttosto sottotono. Bene Grosjean (8°), le McLaren e le Renault, mentre deludono Albon, Raikkonen e le Racing Point. Ecco la cronaca completa.
Il Q1 si apre con la scelta della Scuderia Ferrari, che manda in pista entrambe le SF90 con la mescola Medium – a differenza di quanto fatto da tutti gli altri team – cercando così di risparmiare un set di Soft in vista delle successive manche di qualifica. Se la strategia degli uomini di Maranello funziona alla perfezione con Charles Leclerc (che chiude 5° in 1’33″613), le cose non vanno come previsto con Sebastian Vettel: il tedesco, che commette un errore nel corso del proprio primo tentativo, deve abortire anche il secondo a causa della bandiera, gialla prima e rossa poi, esposta a seguito dell’incidente di Alexander Albon. Per il #5 si rende a quel punto necessario calzare un set di gomme Soft, ed è con quelle che il tedesco si prende la vetta della classifica in 1’33″032, un crono di 198 millesimi più rapido rispetto a quello di Hamilton e di 336 millesimi più rapido di quello di Max Verstappen. Bottas (4°) chiude davanti a Leclerc, che a propria volta si mette dietro Magnussen, Ricciardo e le due McLaren, con Sainz a precedere Norris. La lotta, ovviamente, infuria per sopravvivere in queste qualifiche: a non farcela è, in maniera quasi clamorosa, Kimi Raikkonen, che finisce escluso assieme alle due Williams di Russell e Kubica, alla Red Bull di Albon (finito in testacoda contro le barriere di Curva 10) ed alla Toro Rosso di Kvyat, che non ha neppure presto parte alle qualifiche.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Nel Q2 a montare le Medium sono le Mercedes, a differenza di quanto accaduto nel corso della prima manche. Tornano dunque a calzare le Soft le Ferrari, ed è per questo che le SF90 hanno gioco abbastanza semplice nel monopolizzare la prima fila virtuale: davanti a tutti si piazza Charles Leclerc, che stacca di 102 millesimi Sebastian Vettel e di 200 millesimi Max Verstappen, 3° davanti alla coppia Mercedes – con Hamilton davanti a Bottas – che scatterà nel GP di domani con le Pirelli gialle. Ottimo 6° è Grosjean, che precede le coppie McLaren e Renault approdando in una Q3 nella quale invece non riescono ad entrare Pierre Gasly (escluso per appena 52 millesimi), Sergio Perez, Antonio Giovinazzi, Kevin Magnussen e Lance Stroll.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
In Q3 ovviamente nessuno azzarda scelte strategiche differenti, e dunque tutti scendono in pista con le Soft. Al termine del primo tentativo è Charles Leclerc a prendersi la prima posizione, con un 1’31″801 che gli consente di rifilare 334 millesimi a Vettel ed oltre mezzo secondo a Valtteri Bottas, 4° ad 8 decimi davanti ad un Max Verstappen apparso sotto tono durante il suo giro. A poco più di due minuti dallo sventolare della bandiera a scacchi tutti di nuovo in pista per l’ultimo tentativo, e dal rush finale di queste qualifiche del GP di Russia ad uscire vincitore è, per la quarta volta consecutiva, Charles Leclerc: il monegasco abbassa ulteriormente il proprio limite portandolo sull’1’31″628, e così riesce a rifilare oltre 4 decimi ad Hamilton e Vettel, rispettivamente secondo e terzo al termine delle qualifiche. Alle spalle del tedesco scatterà Bottas in virtù delle 5 posizioni di penalità che spediranno in 9^ posizione Max Verstappen (4° in 1’32″310), mentre dietro al #77 prenderanno posto Sainz, Hulkenberg, Norris e Grosjean, con il #33 che si schiererà dunque in griglia davanti a Daniel Ricciardo, 10°.
Ecco la griglia di partenza del GP di Russia (al netto delle 5 posizioni di penalità comminate a Verstappen, Albon e Gasly):