Quando al termine del primo giro del GP del Portogallo 2020 ho visto la Ferrari di Charles Leclerc venire affiancata a tutta velocità da una monoposto bianca e rossa, lo confesso, ho temuto che il momento di mettere a referto la prima, vera allucinazione della mia vita fosse infine arrivato. Come poteva un’Alfa Romeo Racing, una vettura che nella migliore delle ipotesi occupava la 16^ posizione in griglia, essere in lotta per l’accesso nella Top 5 dopo neanche 5 km di gara?
Merito del maggiore grip offerto dalle Pirelli Soft in quelle condizioni di scarsa aderenza che hanno caratterizzato le primissime fasi della corsa, questo è certo. Ma è anche – e forse soprattutto – merito del pilota che, a bordo della C39 con il #7 stampato sulla carena, sembrava essersi improvvisamente scrollato di dosso una ventina d’anni per poi presentarsi nella bagarre di centro gruppo con il furore della gioventù. Il primo giro del GP del Portogallo 2020 di Kimi Raikkonen sarà sulla bocca di numerosissimi appassionati per molto tempo a venire: 10 posizioni guadagnate rispetto alla propria casella di partenza, addirittura 11 nel momento in cui si vadano a conteggiare i sorpassi dall’istante in cui la vettura gemella di Antonio Giovinazzi affianca e sopravanza leggermente la C39 di Iceman. Una partenza da incorniciare, vanificata purtroppo dai limiti congeniti di una monoposto che ha faticato sin dall’inizio della stagione 2020 e che ha costretto il finlandese ad accontentarsi della 11^ posizione.
Non ricordate più nei dettagli l’impresa di Iceman? Non temete, ecco qui il video del suo onboard.
From P16 to P6 ????
An amazing start for Kimi Raikkonen at Portimao ????#PortugueseGP ???????? #F1 pic.twitter.com/cRneQ4dw2O
— Formula 1 (@F1) October 25, 2020